Mercoledì, 9 Luglio 2025

Giudiziaria

La rabbia dell'avvocato Di Lauro

Manifestarono contro il depuratore, in 31, quasi tutti di Avetrana, ricevono un decreto penale di condanna

Le proteste del 2017 Le proteste del 2017 © La Voce di Manduria

Nel 2017, stagione calda per le proteste di piazza contro il costruendo depuratore sulla costa manduriana, un gruppo di manifestanti furono fermati e identificati dalla polizia. Oggi, a distanza di 5 anni l’amara sorpresa per 31 di loro che hanno ricevuto un decreto penale di condanna. Pronti per tutti i ricorsi. Tra gli imputati, quasi tutti di Avetrana, ci sono ex ed attuali amministratori avetranese e l’avvocato ambientalista manduriano, Francesco Di Lauro. 

Doccia fredda per 31 cittadini, quasi tutti di Avetrana, che ieri hanno ricevuto un decreto penale di condanna per aver partecipato alle manifestazioni di protesta contro il depuratore consortile a Specchiarica, marina di Manduria. Tra gli imputati che dovrebbero pagare 1500 euro di multa oltre alle spese legali, ci sono anche le mamme coraggio che con i propri figli s’incatenarono nei pressi del cantiere in zona Urmo. Figurano poi i nomi di ex ed attuali amministratori del comune di Avetrana, ambientalisti a capo di comitati e l’avvocato manduriano, Francesco Di Lauro, parte civile per conto del Wwf Italia nel processo «Ambiente svenduto» contro l’inquinamento dell’ex Ilva.

Il pubblico ministero Daniela Putignano della Procura tarantina contesta a tutti il reato di violenza privata in concorso perché «in riunione concorso fra loro e con violenza – si legge nel capo d’imputazione –, nel corso di manifestazioni di protesta per la realizzazione del depuratore consortile al servizio dei comuni di Manduria e Sava». Secondo l’accusa, i manifestanti generalizzati al momento e alcuni di loro convocati qualche giorno dopo negli uffici del commissariato di polizia di Manduria, in data 8 e 27 marzo e il 19 giugno del 2017 «impedivano agli operai della ditta Putignano di svolgere i lavori previsti formando uno “scudo umano” e frapponendosi in massa allo scarico dei macchinari dai mezzi e all’accesso all’area di cantieri ai macchinari».

Tra gli altri nomi noti risultano imputati l’ex sindaco di Avetrana, Luigi Conte ed attuale consigliere di minoranza dello stesso comune e l’ex vicesindaco avetranese, Alessandro Scarciglia, non più candidatosi. Ma il personaggio che fa più clamore è sicuramente l’avvocato del Wwf, Di Lauro che in questo procedimento si fa difendere dal suo collega Luigi Stano. Incontenibile la sua rabbia. «Com’è noto – dice – quel giorno abbiamo anche dissetato i poliziotti costretti sotto il sole alle tre del pomeriggio offrendo loro the freddo e gelati». L’avvocato Di Lauro che con tutti gli altri imputati è pronto a ricorrere contro il decreto di condanna, prepara già la sua difesa. «Hanno voluto che si procedesse per violenza privata e non per infrazioni minori, infatti i camion potevano accedere al cantiere ma si sono fermati prima come dimostra un video in cui io li riprendo con il cellulare; ci sono solo io in piedi per strada dov’è quindi la violenza?». Per l’avvocato si è voluto intimidire la protesta su pressione dell’Acquedotto pugliese «ma noi quel giorno – insiste - stavamo impedendo che si compiesse un reato ma di questo tratteremo in tribunale così finalmente parleremo di quello che hanno fatto la ditta Putignano e Aqp».

Tra gli avvocati difensori figura ancora l’onorevole del Movimento 5 Stelle e sottosegretario alla Giustizia, Anna Macina di Erchie che difendeva le sorti delle mamme coraggio, anche lei all’epoca in prima fila in diverse manifestazioni pacifiche contro il depuratore sulla costa. Quando alcuni manifestanti ora destinatari del decreto penale furono convocati in questura, la parlamentare grillina chiese un passo indietro alle istituzioni. «La politica “buona” si muova e si arrenda – scriveva Macina - perché i manifestanti non sono affetti da alcuna sindrome, sanno perfettamente cos’è un depuratore, lo vogliono ma lontane dalle coste, e la vera notizia è che non si arrenderanno».

Nazareno Dinoi

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3 commenti

  • Riccardo Sibillano
    ven 1 luglio 2022 11:26 rispondi a Riccardo Sibillano

    NON È POSSIBILE!!!!! SON SEMPRE I GIUSTI E ONESTA GENTE A ESSERE PERSEGUITA: UMANITÀ UMANITÀ SVEGLIATI!!!!!

  • Marco
    ven 1 luglio 2022 10:44 rispondi a Marco

    Non ho capito se i titolari della ditta e il pm hanno li stesso cognome Putignano... Io mi complimento per i manifestanti che hanno rappresentato tantissime persone che per vergogna o altro non hanno manifestato.

  • Lorenzo
    ven 1 luglio 2022 08:29 rispondi a Lorenzo

    Si ringrazia tutti i condannati per la battaglia portata avanti a difesa del territorio. Sono convinto che la giustizia trionferà. Grazie ancora

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