
«Persistenti omissioni del Comune che si concretizzano in una violazione del principio di correttezza e di buona azione amministrativa, nonché di buona fede nei confronti di Manduriambiente». È uno dei passaggi più significativi del documento che la società per azioni che gestisce la discarica comunale in contrada La Chianca a Manduria ha depositato alla conferenza di servizi del 18 gennaio scorso, chiamata a discutere ed eventualmente approvare l’ampliamento dell’impianto che ha raggiunto la sua capienza massima. In cinque pagine, l’amministratore della Spa, Luca Galimberti, replica punto per punto alle opposizioni del comune messapico, contrario all’ampliamento, che addebita all’impresa la mancata acquisizione di alcune aree della discarica, intestate ancora ai proprietari originari, ponendo così un freno all’approvazione del progetto.
«Si impone, per far chiarezza definitiva sulla questione, un riepilogo sul piano storico e giuridico della vicenda, così da smentire in via definitiva la posizione del Comune di Manduria», si legge nel documento che ripercorre la vicenda partendo dal 2001 quando l’allora dirigente dell’ufficio tecnico del comune dispose l’occupazione d’urgenza a favore dell’ente delle aree necessarie alla costruzione della piattaforma per il trattamento dei rifiuti solidi urbani. Per tre lotti, fa notare l’impresa, il comune avrebbe omesso di emettere il decreto definitivo di esproprio né avrebbe dato avvio ad un procedimento sanante «nonostante – scrive -, l’espresso invito formulato con nota del 14 dicembre 2021».
Proprio sulle responsabilità delle procedure di esproprio, la società emiliana ricorda che la stessa, in base agli obblighi concessori, aveva solo l’onere di mettere a disposizione le risorse economiche per il pagamento delle indennità espropriative, mentre le relative procedure amministrative «non potevano non essere ad esclusiva cura del comune, trattandosi di atti amministrativi autoritativi». A riprova di questo, fa ancora sapere Manduriambiente, «il Comune ha avviato, a mezzo dei propri uffici e a nome proprio, le procedure di esproprio (e, in particolare, mediante la fase dell’occupazione d’urgenza), salvo poi, inspiegabilmente, abbandonarle».
Ancora senza spiegazione, sostiene sempre la società, sarebbe il fatto che «mai alcuna richiesta di messa a disposizione di risorse finanziarie è pervenuta a tale titolo dal comune di Manduria, appunto perché quest’ultimo ha omesso di completare le opere ablative».
L’impresa, da parte sua, si sarebbe nel frattempo attivata «sua sponte», per cercare soluzioni alternative «andando ben oltre – si legge nel documento –, ai propri obblighi concessori e per spirito di leale e proficua collaborazione con il comune di Manduria». Il gestore degli impianti avrebbe perciò contatto i proprietari dei lotti con i quali sarebbero in corso trattative per l’acquisizione dei ben e il passaggio degli stessi nel patrimonio comunale.
Tutto questo è stato relazionato ai tecnici del comune di Manduria e al sindaco Gregorio Pecoraro, presenti alla conferenza di servizio del 18 gennaio che si è conclusa con il rinvio al 31 gennaio. Ultima data, quella, per chiudere le procedure del Provvedimento autorizzatorio unico regionale, Paur, che se accordato darà il via all’ampliamento della discarica che potrà incamerare altri 150mila metri cubi di rifiuti. Gli unici contrari, il cui parere non è vincolante, sono l’Arpa, la Asl e il comune messapico.
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5 commenti
Gregorio
mar 23 gennaio 2024 10:43 rispondi a GregorioMi chiedo: L’amministrazione per il territorio inquinato; che PROVVEDIMENTI sta usando ⁉️
Pascali
mer 24 gennaio 2024 12:46 rispondi a PascaliCopione!
Pascali
mar 23 gennaio 2024 07:36 rispondi a PascaliMi chiedo: L’amministrazione per il territorio inquinato; che PROVVEDIMENTI sta usando ⁉️
Pietro
mar 23 gennaio 2024 02:46 rispondi a PietroEsimio Avvocato, però finora queste gravi carenze hanno fatto comodo a Manduria Ambiente, visto che la discarica la stanno riempendo come un uovo! Non si sono ancora riempiti di soldi i suoi clienti? Alla fine del contratto in corso, se ne devono andare da Manduria. Sono anni che ci stanno avvelenando! Perché a Manduria c'e tanta gente che muore o si ammala di tumore? E non ci venga a dire che le discariche non c'entrano niente. Ma con qualche altro principe del foro, andrà a finire che Manduria Ambiente chiederà pure un risarcimento danni contro il Comune, se non le faranno fare l'ampliamento. Ormai non ci meravigliamo più di niente!
Gregorio
mar 23 gennaio 2024 02:32 rispondi a GregorioOgnuno ha fatto la sua parte, …certo che MANDURIAMBIENTE ha un po’ di arroganza !!