
Due situazioni di grave pericolo per l’incolumità della popolazione e dei bagnanti ci viene segnalata da San Pietro in Bevagna. Il primo caso riguarda un palo di cemento della rete pubblica che si sta sfaldando e rischia di crollare; il secondo pericolo è rappresentato dalla presenza sulla spiaggia libera della zona Chidro di residui di una rete d’acciaio seminascosti dalla sabbia con spezzoni appuntiti che affiorano a filo di calpestio. Scarsamente visibili di giorno, vere e proprie trappole quando è buio.
Il primo caso si trova nella centralissima Via delle Viole dove da cinque anni i residenti denunciano lo stato di degrado in cui versa un grosso sostegno della rete pubblica. Quest’anno i vigili del fuoco hanno fatto un sopralluogo rimuovendo i calcinacci più pericolanti ma il rischio rimane perché, dome si può vedere dalle immagini, l’intera struttura ha perso la copertura esterna di cemento mettendo allo scoperto i tondini di ferro arrugginiti e irrimediabilmente ammalorati. «Siamo preoccupati perché qui giocano dei bambini», si lamentano gli abitanti dell’abitazione sul cui marciapiede ricade il palo pericolante, una famiglia manduriana che da anni vive e Torino e che ogni anno trascorre le ferie a San Pietro. «Quest’anno però – dice il capofamiglia – la condizione del palo è davvero preoccupante e se qualcuno non rimedierà saremo costretti l’anno prossimo a non tornare».
A lamentarsi delle trappole sotto la sabbia del fiume Chidro sono invece i bagnanti abitudinari di quel tratto di litorale. «Vorrei segnalarvi una pericolosa situazione nei pressi del fiume Chidro», ci scrive uno di loro che ci invia anche le foto. «La cosa raccapricciante – spiega - è che hanno pensato di mettere le strisce blu e non hanno provveduto a togliere questa rete altamente pericolosa oltretutto vicino ad una pseudo spiaggia per disabili». In effetti non è la prima volta che il nostro giornale, sollecitato dai bagnanti, segnala la pericolosità di quella rete-trappola, senza purtroppo nessun risultato.
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7 commenti
Domenico
mar 17 agosto 2021 02:23 rispondi a DomenicoÈ evidente che decenni di cattiva, superficiale , quasi assente manutenzione del territorio hanno prodotto situazioni di degrado pericolose, come quelle segnalate nella zona marittima di uso prevalentemente estivo, insieme a una miriade di altre diffuse su tutto il territorio comunale, anche in pieno centro cittadino. Se appare impresa ardua e inutile cercare le responsabilità (molte ormai prescritte) ancora più grave per l'amm.ne sarebbe abbandonarsi a correre alla spicciolata, disordinatamente solo dietro alle segalazioni più sponsorizzate. Procedendo a inventariarle tutte, dovrebbe riconoscere quelle meritevoli di priorità, senza dover tamponare sempre in costosa emergenza o "in economia" raffazzonata.
Gregorio
mar 17 agosto 2021 09:19 rispondi a GregorioQua terra del Menefrechismo, come altre opere. Fate bene a non tornare, (PASSATE PAROLA) qui offrono catapecchie x case, (in nero), Arroganza e ZEROi servizi
Lorenzo
mar 17 agosto 2021 06:03 rispondi a LorenzoQuando un Comune grande come Manduria ( esteso) con una frazione più grande della stessa cittadina, non ha alle sue dipendenze, fissa, una squadra di dipendenti con la finalità di sistemare, buche e altre centinaia di problematiche ( tipo accessi alle spiagge), significa che la lungimiranza dei politici è scarsa e se la squadra esistesse, la si vedesse spesso in giro a lavorare, molti diffidenti delle istituzioni avrebbero una giustificazione alle elevate tasse che ogni anno si mettono nelle mani degli amministratori pubblici. ?? Opinione
Gregorio
mer 18 agosto 2021 10:34 rispondi a GregorioNo Sig, Lorenzo Altrimenti non ci sarebbe un ritorno. Mi capisci? Devono fare appaldo, cercare il prezzo maggipre e poi passare il tutto a compari e parenti
Carlo De Marzo
mar 17 agosto 2021 12:26 rispondi a Carlo De Marzo---- Ma non lo capiscono, o fanno finta di non capirlo, anche se lo abbiamo scritto mille volte; vogliono fare tutto con le ditte private. ---- Per questa mancata autonomia tutti gli amministratori che si avvicenderanno non riusciranno mai a risolvere i problemi più pericolosi, anche se per la rete metallica sepolta nella sabbia non è uno scherzo toglierla tutta. ---- Alle origini non dovevano usare la gabbia in ferro per tenere le pietre di contenimento; si fa una cosa e non si pensa se sarà buona domani!
Lorenzo
mar 17 agosto 2021 03:03 rispondi a LorenzoCondivido, comincia a creare 5/6 uomini che fanno tutto, ovviamente con mezzi adeguati e un magazzinetto. Poi nomini un responsabile che risponde a Sindaco e assessore di competenza. Primo lavoro, censimento problematiche, dopodiché programma di lavoro. Ovviamente alla Marina cominci dopo Pasqua e non l' ultima di luglio. Gente del paese, partendo dai disoccupati. Questo è ragionare da sociale, senza essere per forza comunisti. Anche se io lo farei pure con i rifiuti e Fiera Pessima. Multiutility Comunale con decine di dipendenti e fondi Europei. Amministratori intelligenti? ?? Opinione
cecilia
ven 20 agosto 2021 02:10esattamente, xchè non impiegare tutti i rdc residenti a manduria x lavori sociali del comune? così facendo gli rdc nn avrebbero neppure modo/tempo di svolgere/pretendere lavori a nero (visto che ormai è la prassi) e noi comuni lavoratori nn dovremmo più sostenere gli rdc falsi. anche la mia è solo un opinione ??