
«Le Iene» ci hanno messo un anno per realizzare il servizio che smaschera Mirko Scarcella, l’influencer conosciuto in tutto il mondo come il "guru" di Instagram che con la sua attività di social media manager si vanta di essere riuscito a creare fenomeni come quello di Gianluca Vacchi e attirare clienti fra le star americane. Tutto falso, secondo l’inchiesta firmata dalla iena Gaston Zama che mette in luce alcuni aspetti che potrebbero far rivedere l’attività di Scarcella. Due clienti del social media manager, intervistati dalla trasmissione, hanno dichiarato di aver scoperto che i loro follower provenivano soprattutto da India, Turchia e Brasile. Follower falsi, insomma, che Instagram dopo un po’ rimuove penalizzando l’account che li ospita. Prezzi importanti, da investire in pubblicità, per utenti stranieri del tutto scollegati dall’attività in questione. Uno di questi avrebbe sborsato 274mila euro senza nessun vantaggio.
E poi voli "truccati" su aerei privati, false foto e servizi televisivi taroccati per millantare successi mai avuti come il contratto con l’università Harvard di Boston risultata poi una bufala. E così via. Alla fine del servizio si vede un "Guru" in evidente difficoltà che cerca di scappare e, addirittura, di strappare la goPro dalle mani del giornalista che lo sta intervistando.
Al termine del servizio delle Iene, in tanti hanno scritto sul profilo Instagram di Scarcella per criticarlo. Lui ha risposto con una storia, proprio uno dei mezzi più utilizzati per pubblicizzare i clienti di Scarcella: «Ho appena finito di vedere il servizio de Le Iene. Chiederò il diritto di replica per tutte le buffonate che sono state dette così vedremo chi è il vero ciarlatano, enjoy», ha spiegato Scarcella.
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1 commento
andreaxxx
mer 24 giugno 2020 08:44 rispondi a andreaxxxl' università in questione era Harvard non Boston