Giovedì, 3 Luglio 2025

Attualità

Una ammissione di colpe ai fini dell’accusa ma anche la dimostrazione di come il gruppo agiva in quel modo quasi per gioco, per noia

L'audio choc degli orfanelli: «uffa, sempre le solite cose»

Spunta un messaggio audio, circolato nelle chat degli «orfanelli» e trasmesso ieri nella puntata della trasmissione Rai «Chi l'ha visto?», dove uno di loro mostra segni di stanchezza con sensi di colpa per le violenze inflitte a Antonio Cosimo Stano, il pensionato disabile la cui morte ha fatto aprire le indagini sul branco ritenuto colpevole di aver vessato e aggredito in più occasioni l’anziano che viveva solo in casa. Nell’audio finito nelle mani degli inquirenti che indagano quattordici giovani manduriani, due dei quali appena maggiorenni, otto finiti in carcere, si sente la voce di un giovane dall’umore tra l’annoiato e il dispiaciuto per quanto stava accadendo alla loro vittima predestinata. «Compà, mi sento in colpa ogni volta che andiamo», dice il ragazzo al suo interlocutore. E aggiunge. «Cioè, poi, alla fine, uffa, sempre le solite cose, gli sfondiamo la porta, lo prendiamo in giro (il termine reale è più colorito, NdR), gli alzano le mani, cioè, un po’ mi ha stancato capito?», confida il minorenne al suo contatto WhatsApp a cui è destinato l’audio messaggio. Che si conclude così: «…e in più dobbiamo anche rischiare, quindi stiamo fermi».

Una ammissione di colpe ai fini dell’accusa ma anche la dimostrazione di come il gruppo agiva in quel modo quasi per gioco, per noia per quanto incredibile possa sembrare una cosa simile. Un modo di fare che ad un certo punto stanca e quindi si ha voglia di fermarsi ma non per sano pentimento, magari anche un po’ quello, ma perché non ne vale la pena («in più dobbiamo anche rischiare», afferma «l’orfanello» in quell’audio.

Intanto da Taranto i giudici del Tribunale dei Riesame tardano ad esprimersi sulla richiesta di revisione della misura detentiva presentata dagli avvocati dei due maggiorenni indagati, Gregorio Lamusta di 19 anni e Antonio Spadavecchia di 23, entrambi rinchiusi nel carcere della città capoluogo. I loro difensori, Armando Pasanisi e Franz Pesare del primo e Gaetano Vitale con Lorenzo Bullo per il secondo, sperono di ottenere per i propri assistiti se non la libertà perlomeno gli arresti domiciliari.

Lunedì 20 maggio toccherà invece al collegio difensivo dei sei minorenni composto dagli avvocati Cosimo Micera, Antonio Liagi, Lorenzo Bullo, Davide Parlatano e Pier Giovanni Lupo. Rinchiusi nel carcere minorile di Bari, per i loro assistiti gli avvocati dovranno convincere i giudici del Riesame ad anare le esigenze cautelari del carcere offrendo la libertà o magari l’affidamento ad un centro di recupero se non alle rispettive famiglie.Ipotesi improbabile quest’ultima almeno interpretando il parere espresso dal giudice delle indagini preliminari nell’ordinanza di convalida degli arresti che ha definito diseducativo il contesto familiare dei ragazzi.

L’inchiesta, invece, che la Procura della Repubblica ordinaria e quella per i minorenni di Taranto ha affidato alla polizia del commissariato di Manduria, si è momentaneamente spostata sul «caso» dell’altra presunta vittima di bullismo, il sessantunenne indigente manduriano, Cosimo Mandurino, detto «Mimino motorino», che a febbraio scorso degli sconosciuti gli avrebbero incendiato casa. Secondo il racconto dell’indigente a farlo sarebbero stati dei ragazzini che si divertivano a tirargli pietre e ad insultarlo.

Nazareno Dinoi

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA
Tutte le news
La Redazione - oggi, gio 3 luglio

L’uccello nero comparso ieri a testa in giù, incastrato nella porta di via Maruggio dove si è ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, gio 3 luglio

Un dramma familiare legato alla solitudine e al disagio psichico ha sconvolto ieri Manduria dove il corpo senza vita di una donna di 81 ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, gio 3 luglio

L’opposizione del Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria all’installazione di torri ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, gio 3 luglio

La società Puliservice ha presentato ricorso al Tar di Lecce contro l’aggiudicazione dell’appalto per la pulizia degli edifici ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, gio 3 luglio

L’Ufficio italiano brevetti e marchi ha dato ragione al Comune di Manduria nella disputa con la Pro Loco sul marchio “RossoInchiostro”. ...

“Voi scrivete solo ca**ate”, il racconto di un brutto  episodio
La Redazione - ven 27 giugno

«Voi giornalisti scrivete solo ca**ate». Con queste parole offensive e fuori luogo, ieri, una dipendente della Compark – società incaricata della gestione dei parcheggi a pagamento a Manduria, ha reagito a una nostra ...

Parchimetri non aggiornati, è caos sul pagamento delle sanzioni
La Redazione - ven 27 giugno

Ancora disagi per gli automobilisti a Manduria dove la gestione dei parcheggi a pagamento da parte della società Compark continua a sollevare polemiche. Stavolta al centro delle critiche c’è il mancato ...

Il comune cede ai privati il maxi parcheggio del fiume Chidro
La Redazione - ven 27 giugno

Il Comune di Manduria ha deciso di affidare a un soggetto privato la gestione di una enorme area già attrezzata, destinata a parcheggio a pagamento, situata sulla litoranea manduriana a pochi metri dal fiume Chidro. «L’obiettivo ...