Non uno ma decine di siti inquinati di amianto. Lo trovi dappertutto, come se chi ha voluto sbarazzarsi del pericoloso materiale negli ultimi anni si sia messo d’accordo per abbandonarlo qui. La contrada si chiama Scorcora ed è a poche centinaia di metri dalle marine di Manduria. A tenere la conta del cimitero dell’amianto è una famiglia di tedeschi che da anni abita nel territorio più inquinato e pericoloso di tutte le contrade manduriane dove hanno scelto di trasferirsi amando particolarmente la terra Messapica.
Le foto
«Qui, nella regione di Masseria Scorcora – scrivono in un italiano incerto ma comprensibile i tedeschi in una lettera dove allegano decine di foto con cumuli di amianto abbandonati ovunque - rifiuti sempre più illegale viene smaltito nella riserva naturale. La sempre viva qui a guardare questo declino da diversi anni. Dallo scorso anno (2016), questa situazione è cresciuta molto. Chiunque voglia scaricare alcune unità passato qui e si inclina la sua rifiuti semplicemente nella natura. Questo riguarda tutto: plastica, vetro, mobili, rifiuti da costruzione e particolare male e materiali nocivi. Amianto - piatti e molti altri».
Ecco le foto dell’incredibile cimitero dell’amianto. E non solo.
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3 commenti
Krzysztof Kotiuk
lun 4 settembre 2017 10:29 rispondi a Krzysztof KotiukVorrei sapere perché un sindaco e un dottore non fa nulla contro questa situazione..situazione criminale..!!!Dottore che e responsabile per salute popolo,non si interesa di nulla . Noi da due anni facciamo questa batalia senza nessuno resultato..abbiamo avvisato autorità competenti più volte.Come e dove dobbiamo bussare per trovare aiuto?
trupiano lorenzo geologo
sab 2 settembre 2017 08:31 rispondi a trupiano lorenzo geologoSpaventoso! Assurdo! Inumano! Mi chiedo dove siano le istituzioni? Lige a dare multe x i cani in spiaggia e indifferenti ai veri problemi sotto il naso. Ora capisco del perché d' estate tutti, turisti compresi si adeguano al sistema Manduria. Qui si può fare tutto tanto la si fa franca comunque a prescindere dalle regole. Sembra che questo territorio bello e maledettamente romantico sia dimenticato da Dio. X chi ci crede.
giovanni cazzato
sab 2 settembre 2017 05:35 rispondi a giovanni cazzatoE' difficile che un turista scarichi amianto, a meno che non sia propietario con impresa in nero. Personalmente ho denunciato da oltre due anni a vigili, sindaco, organi di stampa tutti l'esistenza di un cumulo di amianto su una delle strade più frequentate di San Pietro in Bevagna, forse è arrivato il momento dello sgombero. Nel mio peregrinare ho scoperto che il comune non ha un sito per depositare legalmente l'amianto, che in bilancio non sono mai state previste spese per il recupero dei cumuli, che oggi è possibile l'intervento annunciato dall'ufficio tecnico perchè i soldi sono arrivati dalle provvigioni dalla discarica al comune. Inefficenza dell'amministrazione certa, come gli atti delinquenziali di imprese e cittadini che magari partecipano ai cortei contro il depuratore.