Il coronavirus è tornato nella città Messapica. Dopo due mesi dall’ultimo contagio (il tecnico trasfertista rientrato da un Paese estero rimasto in quarantena domiciliare sino alla negatività del tampone), il virus ha infettato un altro manduriano che fortunatamente non presenta sintomi gravi per cui è stato posto in quarantena fiduciaria domiciliare. Si tratta di un militare che presta servizio a Taranto. L’uomo ha mostrato i sintomi tipici dell’infezione così si è recato all’ospedale Marianna Giannuzzi dove gli è stato prelevato il campione per il test risultato poi positivo.
Il Dipartimento di prevenzione della Asl ha immediatamente avviato le procedure per l’individuazione della catena dei contagi consigliando all’isolamento almeno ad una ventina di persone circa tra familiari diretti del militare e contatti indiretti o di «rimbalzo» (anche non manduriani). Per ogni persona contagiata, la rete dei contatti arriva sino ad una ventina di altri potenziali infetti.
Sino a mercoledì scorso, secondo i dati del bollettino che la Prefettura invia ai comuni, nella città di Manduria non c’erano positivi ma solo sei persone in isolamento a casa. Con il militare positivo al test, da quando è iniziata la pandemia, Manduria ha avuto sinora 14 persone contagiate e due decessi, questi ultimi tutti nella prima fase dell’emergenza.
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