
Non trova alcuna giustificazione, e sta creando gravi disagi alla circolazione, la decisione dell’impresa impegnata nel rifacimento di viale Mancini di occupare metà della carreggiata per realizzare il cantiere destinato ai marciapiedi.
L’unico corridoio rimasto, fondamentale per collegare quella parte di città alla circonvallazione e al quartiere Santa Gemma, è stato lasciato a doppio senso di circolazione, ma le dimensioni ridotte non consentono il passaggio contemporaneo di due auto, provocando inevitabili ingorghi.
Il primo a sollevare la questione è stato il coordinatore cittadino di La Puglia Domani, Arcangelo Durante, pubblicando le foto delle code e chiedendosi se l’amministrazione comunale e la polizia locale fossero consapevoli del caos che si sta generando.
Sulla vicenda è intervenuto anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, Antonio Casto, autore di un duro comunicato in cui sottolinea come la situazione sia “francamente incomprensibile” e dimostri “un’incapacità politica e amministrativa senza precedenti”. Casto accusa l’amministrazione di non aver dato ascolto alle sollecitazioni dell’Istituto Prudenzano e denuncia che “i lavori, rimasti fermi in estate, riprendono ora andando ad impattare sull’attività dell’istituto proprio nei primi giorni di scuola”.
Secondo Casto, “qui è in gioco il corretto svolgimento dell’attività scolastica in sicurezza, con condizioni adeguate di salubrità ambientale ed acustica”. Da qui la richiesta che il sindaco sia chiaro “sui tempi e sui modi di svolgimento dei lavori”, e l’invito a prepararsi “ad ogni iniziativa civile e legale per tutelare sia l’utenza scolastica che il personale”.
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1 commento
Manduriano ex lavoratore
oggi, mar 9 settembre 11:02 rispondi a Manduriano ex lavoratoreSpero che dí tutto questo CAOS non intervenga il sindacato riguardo la SICUREZZA, onestamente tutti o quasi tutti NON FANNO NULLA per la tutela dei lavoratori .Un sindacato potrebbe non supportare un lavoratore per vari motivi, tra cui un conflitto di interessi, la mancanza di un legame diretto con il problema specifico del lavoratore, la necessità di mantenere relazioni equilibrate con l'azienda, o il suo scopo di garantire accordi complessivi che potrebbero non soddisfare tutte le richieste individuali. Altre ragioni possono includere la complessità della questione che richiede più tempo, la gestione di conflitti interni, o la mancanza di prove sufficienti per sostenere la posizione del lavoratore. Soprattutto la CGIL-UIL CAAF ....lascia desiderare.