
Il primo giorno di festa patronale a Manduria si è aperto con un’atmosfera spenta, quasi irreale, ben lontana dal calore e dalla vitalità che da sempre caratterizzano questi momenti di comunità. La responsabilità non può che ricadere su un’organizzazione che, ancora una volta, si è dimostrata impreparata e poco attenta alle aspettative dei cittadini.
L’assenza delle luminarie – simbolo identitario delle feste patronali del Sud – ha privato il corso principale della città di quella magia che trasforma le strade in scenografie di luce e tradizione. A peggiorare la situazione, la scelta infelice di relegare gli ambulanti all’ingresso della villa comunale, con il risultato di lasciare deserto e anonimo il cuore pulsante della manifestazione.
Unico elemento degno di nota la cassa armonica, illuminata e animata dalla musica dell’orchestra, ma circondata da pochi spettatori, segno evidente della scarsa capacità di coinvolgere la cittadinanza. Un’occasione che avrebbe dovuto unire, rafforzare il senso di appartenenza e attrarre visitatori, si è trasformata in una giornata grigia, simbolo di disinteresse e mancanza di visione.
Non basta riempire l’agenda istituzionale di convegni o di spettacoli di dubbio successo per mascherare l’assenza di una progettualità culturale vera. Una festa patronale non è solo svago: è memoria, identità, tradizione, ma soprattutto è un momento in cui la città si mostra a se stessa e agli altri.
La scarsa attenzione verso la valorizzazione di questi aspetti rischia di impoverire l’immagine di Manduria e di allontanare i cittadini da eventi che dovrebbero invece rappresentare l’anima della comunità. La speranza è che le giornate successive sappiano riscattare un avvio così deludente, ma resta l’amara consapevolezza di una gestione che sembra aver smarrito il senso stesso della festa.
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5 commenti
Jack
oggi, mer 3 settembre 10:05 rispondi a JackMi raccomando a maggio quando andrete alle urne a votare il nuovo sindaco.
Anna
oggi, mer 3 settembre 09:53 rispondi a AnnaHaaaa quando si sente la mancanza del commissionamento
Strada per Maruggio
oggi, mer 3 settembre 09:33 rispondi a Strada per MaruggioChe sconforto anche la festa del santo patrono che vergogna soldi buttati in estate e poi quello scempio per san Gregorio
Gigi
oggi, mer 3 settembre 09:10 rispondi a GigiMi sembra il lutto della festa padronale
Cittadino illustre
oggi, mer 3 settembre 08:24 rispondi a Cittadino illustreIl comune da i contributi, poi sta alle organizzazioni civili e religiose fare il resto.....che fine hanno fatto i soldi? Perché se alla festa di San Cosimo c erano le luminarie e oggi no, non credo dipenda dal comune ma di chi gestisce i denari per queste feste. Bravi e onesti i confratelli e sorelle di San Cosimo....taccio sugli altri