
Il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, ha voluto chiarire a modo suo il divieto di deporre fiori sulle nuove lapidi della colombaia ristrutturata del vecchio cimitero. In un servizio concesso a Telenorba, dopo la pubblicazione della notizia diffusa dal nostro giornale, il primo cittadino ha prima detto che nessuno avrebbe imposto niente e che la delibera che elimina i portafiori sarebbe da intendere come (si trascrive letteralmente): “indicazioni, delle delimitazioni nel senso che, essendo alta, per evitare pericoli conseguenze più gravi, si consiglia di non apporre fiori; è chiaro che uno se arriva ad una certa altezza lo può fare».
La solita mistificazione della realtà a cui siamo abituati da questa amministrazione. La realtà è diversa perché quello che il sindaco ha nascosto al giornalista è proprio il contenuto della delibera 23 del 26 gennaio scorso nella quale, oltre a non contenere nessun termine riferito ad altezze, pericoli, indicazioni, delimitazioni, consigli o sconsigli, è riportato chiaramente, per quanto riguarda le caratteristiche del marmo di chiusura del feretro, il rispetto «di regolamentare l’installazione degli accessori sulle lapidi come espletato nelle specifiche allegate alla presente deliberazione». E le caratteristiche regolamentari non prevedono portafiori. Quindi, quando il sindaco afferma che “se poi uno arriva ad una certa altezza” può deporre i fiori, dovrebbe allora spiegare dove dovrebbe lasciare il pensiero floreale se la lapide è priva di portafiori perché così deciso da lui stesso? (Vedi foto).
A mio modesto parere e sono certo di non sbagliarmi, la verità nascosta dal sindaco Pecoraro è quella della vecchia scala che andrebbe sostituita con una nuova che possa rispettare le normative anti infortunistiche e permettere anche alle persone anziate di salire in tutta sicurezza per deporre un fiore ai propri defunti.
Nazareno Dinoi
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7 commenti
Giova
sab 10 settembre 2022 08:10 rispondi a GiovaPultroppo la differenza non si vede dai fiori da chi ne mette di piu' ma dalle costruzioni in grande stile le cosiddette Cappelle queste si che fanno la differenza tra il ricco e il povero , quindi , questo dorebbe essere proibiti ,non a chi porta un fiore al proprio defunto
Maria
ven 9 settembre 2022 02:01 rispondi a MariaChe fine miserabile hanno fatto i manduriani non solo i vivi ma anche i morti.Un cimitero pieno di incuria specialmente dove ci sono i loculi Che pensasse a dare decoro al posto e non ai fiori
Gregorio1
ven 9 settembre 2022 01:26 rispondi a Gregorio1Come vedo, il Sindaco ha le idee chiare !! - " I fiori No, anzi Sì, ma lo sconsiglio" Comunque, tuttu stù casinu , cù nò catta la scala noa !!
Realtà
ven 9 settembre 2022 01:13 rispondi a RealtàQuesta amministrazione non si capisce neanche lei, e non é esclusa neanche l opposisizione che , tranne uno o due consiglieri, non dice quasi mai nulla Cari cittadini ricordate anche chi avete votato dell opposizione
Walter
dom 11 settembre 2022 04:44 rispondi a WalterRealtà. Tra Cani non si mordono La coda
COSIMA
ven 9 settembre 2022 09:33 rispondi a COSIMAQuesto sindaco ormai è trai fiori ...anzi, ALLA FRUTTA.
Vincenzo
ven 9 settembre 2022 08:57 rispondi a VincenzoL'omaggio floreale ai defunti è una consuetudine che non può essere negata. Se poi esiste la necessità di evitare che sulle lapidi siano apposti fiori recisi ciò, qualora non fosse già fatto, dovrebbe essere vietato per evitare proliferazione di zanzare. Ovviamente, in presenza di un’adeguata scala a castelletto, con ruote e corrimano laterali, meglio se in alluminio, la responsabilità ricadrebbe su chi decide di inerpicarsi ad altezze che, ad una certa età, solo un consiglio potrebbe suggerire di non fare. Mi auguro che il Sig. Sindaco, assiduo lettore della V.d.M., tragga spunto da quanto viene detto attraverso le pagine del giornale. Potrebbe essere un segno di apertura, in tutti i sensi, una inversione di rotta dall'arroccamento su posizioni e decisioni contrarie al volere della cittadinanza e demagogicamente pretestuose, deprecabili e, di conseguenza, condannabili.