
E’ slittata di un mese l’apertura del processo d’appello alla «cupola» manduriana che secondo la Procura antimafia di Lecce avrebbe gestito con metodo mafioso lo spaccio di droga e il racket delle estorsioni a Manduria e in alcuni comuni del brindisino e della provincia di Lecce. Il presidente della Corte d’appello di Lecce, Vincenzo Scardia, ha rinviato l’appuntamento al prossimo 21 giugno perché alla vigilia dell’udienza si era accordo che un componente dello stesso collegio aveva autorizzato alcune intercettazioni degli indagati che in questa occasione avrebbe dovuto giudicare. UN plateale caso di conflittualità che comporterà la sostituzione del giudice e quindi lo spostamento della data d’inizio del processo d’appello.
Un mese di ritardo non dovrebbe comunque ritardare di tanto la sentenza che si dovrebbe chiudere prima della pausa estiva. Ad attenderla saranno in 32 le cui condanne in primo grado hanno totalizzato 229 anni di reclusione, tutte con il rito abbreviato e quindi scontate di un terzo. Solo tre gli assolti.
Le pene più severe, 20 anni a testa, sono toccate ai tre manduriani Walter Modeo, Giovanni Caniglia e Nazareno Malorgio (l’accusa sostenuta dal pm Milto Stefano De Nozza aveva chiesto la stessa pena) ritenuti a capo dell’organizzazione mafiosa.
L’organizzazione criminale, sostiene l’accusa, avrebbe creato un mercato unico della droga con l’imposizione dei prezzi e la suddivisione tra i propri sodali delle piazze per lo spaccio. L’imputato principale dell’inchiesta, colui che avrebbe gestito i rapporti con i fornitori anche esteri, sarebbe Walter Modeo capace di terrorizzare a colpi di fucile chi si opponeva al suo potere. A lui è attribuito l’episodio di maggio 2019 quando furono esplosi ben 24 colpi di fucile contro l’abitazione di un potenziale concorrente.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Davide Parlatano, Massimo Mero, Giuseppe Masini, Salvatore Maggio, Sergio Luceri, Alessandro Cavallo, Lorenzo Bullo, Antonio Liagi, Cosimo Parco, Michele Fino, Francesco Fasano, Dario Blandamura, Giuseppe Presicce, Giuseppe Giulitto, Francesca Coppi, Fabio Falco, Cosimo Micera, Manolo Gennari, Raffaele Missere, Serena Missere, Franz Pesare, Armando Pasanisi, Cinzia Filotico, Mario Rollo, Gianluca Parco e Sara Piccione. Per il comune di Manduria che si è costituito parte civile, l’avvocato Cosimo Romano.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
Gregorio
mer 24 maggio 23:13 rispondi a GregorioGIUDICE INCOMPATIBILE ? …Mahh 🤷♂️..questa mi mancava, mi è nuova !!