
Si sarebbero spacciati per docenti per ottenere dosi del vaccino anti-Covid. Per questo otto dipendenti baresi dell’Acquedotto pugliese sono finiti sul registro degli indagati della Procura della Repubblica di Bari che gli contesta i reati di false dichiarazioni sulla identità, truffa aggravata ai danni del Sistema sanitario nazionale e falso ideologico.
Secondo l’accusa, gli indagati si sono vaccinati a marzo (qualcuno Manduria lo ha fatto il 27 febbraio), quando, all'avvio della Fase 2 della campagna vaccinale, le somministrazioni erano riservate agli over 80 e ai docenti.
I carabinieri del Nas di Bari, ai quali sono delegati gli accertamenti, hanno notificato gli avvisi di garanzia con inviti a rendere interrogatorio e gli 8 indagati dovranno comparire davanti ai pm il 31 maggio.
Sale così a 62 il numero degli indagati nel fascicolo d'inchiesta coordinato dal pm Baldo Pisani con l'aggiunto Alessio Coccioli e il procuratore facente funzione Roberto Rossi. I presunti furbetti appartengono a diverse categorie di professionisti tutti non aventi diritto al momento della vaccinazione. C’è anche un sindaco di un comune della provincia di Bari.
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1 commento
Walter
ven 21 maggio 2021 09:59 rispondi a WalterSperiamo bene che facciano LUCE anche su Manduria