Municipio | © La Voce di ManduriaGiornata importante oggi per il futuro della 278esima Fiera Pessima, saltata per due anni di seguito per scarso interesse delle imprese interessate a gestirla tranne una che ha sbagliato a presentare la domanda ma anche per la scarsa efficienza degli uffici che avevano fatto tutto all’ultimo momento. Scade oggi, 12 dicembre, il termine per la presentazione attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione, il Mepa, delle offerte che passeranno al vaglio della commissione interna appositamente costituita composta dal segretario generale, Eugenia Mandurino, e dai dipendenti Maria Antonietta Andriani per l’amministrazione, Francesco Lacarbonara e Michele Iunco del settore Lavori Pubblici e Paolo Massari dell’Ufficio ecologia.
La commissione avrà tempi strettissimi per completare le delicate e non facili procedure di valutazione delle offerte il cui impegno dipende dal numero delle candidature che perverranno. Considerando le imminenti festività natalizie che toglieranno tempo di “manovra” ai componenti della commissione, i giorni utili per completare tutto sono davvero pochi. Se poi ci saranno intoppi, come ricorsi o opposizioni tra concorrenti, allora il rischio di un nuovo fallimento diventa davvero alto. Bisogna infatti tener presente che la ditta che si aggiudicherà la gara, dovrà avere il tempo per organizzare l’allestimento e soprattutto per vendere gli stand agli espositori. Se tutto scorrerà liscio, l’aggiudicazione definitiva non avverrà prima di gennaio quando all’inaugurazione della Fiera mancheranno circa due mesi. Pochi per pretendere un lavoro di qualità che tutti sperano e che la Fiera merita. L’appalto sarà aggiudicato in base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo su una basa d’asta di 220.982 euro. L’ingresso sarà gratuito per tutti i giorni della manifestazione, bocciata quindi la proposta avanzata da alcune associazioni di categoria che erano state interpellate. Accolta invece la riduzione della superficie fieristica. Sono previsti 6.581 metri quadrati espositivi totali (quasi la metà delle precedenti edizioni quando la copertura era di 10mila metri quadrati), di cui 100 dedicati alla enogastronomia e turismo, 700 per commercio e artigianato, 500 metri quadrati per l’agricoltura, 300 per le associazioni e 200 metri quadri per la sala convegni. L’area espositiva esterna sarà di 1.825 metri quadrati effettivi mentre 530 per gli spettacoli viaggianti (giostre).
Alla società aggiudicataria il comune garantirà un anticipo pari a 75mila euro circa per il noleggio delle tensostrutture (capannoni). Tale costo andrà restituito a consuntivo. Questo faciliterà l’investimento anche a chi non ha disponibilità economiche tali da iniziare l’opera.
I requisiti necessari per partecipare al bando sono l’aver allestito nel triennio 2016/2017/2018 servizi analoghi, non solo fiere (ameno tre), vanno bene anche «manifestazioni a carattere straordinario, ovvero gestione di eventi e iniziative a carattere promozionale e/o ludico-ricreativo di importo almeno pari a 100.000 euro da attestare con l’indicazione degli importi, date e destinatari pubblici o privati dei servizi stessi». Ininfluente ai fini dei titoli a partecipare, anche l’età dell’impresa. Meglio se in attività da almeno tre anni ma può andar bene anche meno. «L’operatore economico che per fondati motivi non è in grado di presentare quanto richiesto (tre esercizi finanziari da almeno 150mila euro di fatturato iva esclusa, Ndr), può provare la propria capacità economica e finanziaria mediante una referenza bancaria».
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