E’ morto in sordina lo scorso 17 ottobre, dopo cinque mesi di agonia, l’ex boss della malavita locale, Salvatore Urbano, detto “Bionda”. Era ricoverato in un centro per malati terminali di Martina Franca dopo essere stato per quattro mesi e mezzo prima nella rianimazione di Taranto e poi in quella di Manduria dove era stato giudicato inguaribile. Urbano che non era sposato aveva 64 anni ed era finito in coma per le complicanze di un lungo periodo di sciopero della fame e delle cure mentre era rinchiuso nel carcere di Taranto.
A fine luglio scorso, su istanza del suo avvocato difensore, Alessandro Cavallo, il tribunale di Taranto lo aveva “scarcerato” a causa delle sue gravi condizioni di salute. Una libertà finita già quel 4 maggio quando le condizioni di salute dell’allora detenuto Urbano lo condussero in uno stato di coma da cui non si è più ripreso. Stava scontando un residuo di pena per reati minori.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
2 commenti
Pietro deep
gio 9 novembre 2017 06:23 rispondi a Pietro deepResterai sempre nei nostri cuori amico mio nn to dimenticherò miii.... R. I. P. S e spero che giustizia sarà fatta x far luce su questo maledetto tribunale di sorveglianza che nn concede più nulla nemmeno difronte alla quasi morte.... Un abbraccio amico mio ??
olivieri leonardo
gio 9 novembre 2017 10:56 rispondi a olivieri leonardoaccanimento giudiziario o tortura di stato.non è la prima volta che accade questo.