Giovedì, 3 Luglio 2025

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L'intervento della Soprintendenza scarica tutto sull'ente Messapico

“E’ il comune che deve riparare la Torre a Colimena”

Intervento Intervento | © La Voce di Manduria

A chi tocca intervenire per sanare «la ferita» della Torre di Colimena? Secondo il Comune di Manduria la competenza «esclusiva» sarebbe della soprintendenza che, invece, ha una diversa opinione: «deve intervenire il Comune di Manduria. Noi vigileremo come al solito». La dottoressa Maria Piccarreta, soprintendente dirigente ai beni archeologici belle arti e paesaggio delle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto, non ha dubbi e, anzi, fa sapere: «noi abbiamo inviato quindici giorni fa una nota al Comune di Manduria perché intervenisse, adesso ci hanno detto che domani (oggi, ndr) interverranno».

Eppure dal Comune ci avevano assicurato che «la soprintendenza ha voluto una relazione della situazione che noi abbiamo già regolarmente inviato. Sulla Torre non possiamo mettere mani perché l’ente di Stato deve procedere con la numerazione e catalogazione dei conci. Trattandosi di bene vincolato – aggiungevano dal municipio - ci becchiamo una denuncia anche se a fin di bene». Queste le dichiarazioni prima di una telefonata intercorsa con la dirigente dei Beni e delle Attività del Turismo che ha sciolto probabilmente ogni «vincolo» e dato disposizione al Comune di intervenire subito.

Tutto è bene quello che finisce bene, o almeno si spera. Domani (oggi per chi legge il giornale), dovrebbero quindi cominciare i lavori di ripristino dell’angolo posteriore sinistro, per chi guarda la torre, terribilmente danneggiato dalla mareggiata del 13 novembre scorso. Le persone di Torre Colimena si erano resi conto subito del danno che la storica torre saracena aveva subito e ne avevano dato notizia. Il Comune di Manduria aveva, a suo dire, inviato subito una richiesta alla Soprintendenza perché intervenissero. Poi più a, fino a pochi giorni fa quando persone che hanno a cuore la Torre e la loro terra, avevano cercato di mettere due assi di legno per provare a puntellarla. Sicuramente non sarebbero bastate, ma era un modo per richiamare l’attenzione sulla Torre, per dire: «non possiamo più tenerla così, rischiamo di perderla».Speriamo che la Torre possa gioire di questa tregua burocratica per ritrovare il suo splendore.

Monica Rossi

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3 commenti

  • sergio di sipio
    sab 28 dicembre 2019 03:28 rispondi a sergio di sipio

    Quattro pezzi di legno tengono bene e sono costati pochissimo. Penso alla filiera da mettere in moto: il Sindaco non c'è, i Prefetti a fine mandato. A Sindaco eletto una decina di sedute prima di intervenire. Vedrete che la torre verrà cintata e una volta ogni tre settimane passerà il cronista di Striscia per tenerci informati e finalmente Torre Colimena sarà conosciuta per gli ottimi fritti di pesce fresco.

  • fabio
    sab 28 dicembre 2019 08:24 rispondi a fabio

    Domanda: ma il reddito di cittadinanza non li aspetterebbe?

  • Lorenzo speranzoso
    sab 28 dicembre 2019 08:09 rispondi a Lorenzo speranzoso

    Quale Comune? Quello che incassa l'Imu? O il futuro Comune Avetrana?

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