
Il prefetto di Cosenza, Paola Galeone (più volte commissario prefettizio del comune di Manduria), è indagata con l’accusa di aver intascato 700 euro che aveva richiesto ad una imprenditrice. Lo riporta il quotidiano La Gazzetta del Sud che racconta i particolari dell’inchiesta nata da una denuncia presentata in polizia da una imprenditrice del posto. La donna sarebbe stata invitata dalla prefetto ad emettere una fattura fittizia per 1220 euro con l'obiettivo di intascare la parte del fondo di rappresentanza accordato ai singoli prefetti rimasta ancora disponibile alla fine dell'anno.
Settecento euro sarebbero andati alla Galeone e 500 all'imprenditrice – questo il piano – come regalo per la disponibilità mostrata. Di fronte alla singolare proposta ricevuta peraltro nell'ufficio del Palazzo di Governo, l'imprenditrice ha deciso di raccontare tutto alle forze dell’ordine che hanno organizzato la trappola.
Gli investigatori hanno fornito l’attrezzatura necessaria all’imprenditrice che ha filmato lo scambio del denaro avvenuto in un bar di Cosenza. La prefetto Galeone stava per lasciare il locale quando è stata bloccata dalla polizia che le ha perquisito la borsa trovando le banconote fotocopiate appena intascate.
Il fatto risalirebbe a prima di Natale e da quel giorno, la macchina investigativa si è messa in moto e l’indagine potrebbe portare a nuovi e clamorosi sviluppi. Non solo per la figura del prefetto il cui studio è stato perquisito dagli uomini della squadra mobile di Cosenza. Paola Galeone è entrata nell’Amministrazione civile nel dicembre del 1987 ed assegnata come primo incarico alla prefettura di Taranto. È stata anche prefetto di Benevento e, ancor prima, vice commissario del Governo nel Friuli Venezia Giulia. Più volte ha amministrato il comun di Manduria in occasione delle frequenti dimissioni anticipati del sindaco per la perdita della maggioranza. La polizia ha informato della vicenda il capo della Polizia Franco Gabrielli e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
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4 commenti
leonardo
mar 31 dicembre 2019 04:36 rispondi a leonardoC'è SCHIFU 1 su mille almeno viene BECCATO. questi corrotti non basta il loro stipendio devono anche rubare purtroppo è nell'indole di molti che screditano chi lavora onestamente. come direbbe fede KE FIGURA DI MMERDA
giorgio sardelli
mar 31 dicembre 2019 02:22 rispondi a giorgio sardellima quali comuni mortali siamo tutti mortali devi dire VALE SOLO PER I FESSI Sig. Sammarco
DEMETRIO SAMMARCO
mar 31 dicembre 2019 11:42 rispondi a DEMETRIO SAMMARCOMa nel caso di flagranza di reato non e' previsto l'ARRESTO? O,forse, vale solo per i comuni mortali?
lorrnzo lu musciu
mar 31 dicembre 2019 02:36 rispondi a lorrnzo lu musciuQuando si hanno conoscenze di scheletri altrui, il cane non mangia mai il cane