Domenica, 5 Maggio 2024

Giudiziaria

Avviate le indagini, arricchite dall’ascolto protetto della vittima, gli inquirenti avevano concluso l’inchiesta ottenendo il rinvio a giudizio dell’uomo finito poi sotto processo e giudicato con il rito abbreviato

Condanna confermata per il pedofilo di Sava che abusava della nipote di 6 anni

Image by Rudy and Peter Skitterians from Pixabay Image by Rudy and Peter Skitterians from Pixabay | © La Voce di Manduria

Condanna a cinque anni confermata anche in Cassazione per il settantenne savese che abusava sessualmente della nipotina di sei anni. Si chiude quindi con la condanna definitiva la bruttissima vicenda che ha visto al centro di un processo delicatissimo una bambina e la sua famiglia assistita per la parte civile dall’avvocato Dario Iaia. I fatti per i quali si era aperto il procedimento penale a carico del pensionato, risalgono al 2014. In quell’anno il settantenne, approfittando della frequentazione a casa sua della nipote, aveva cominciato ad approfittare dell’innocenza della bimba abusando di lei con palpeggiamenti nelle parti intime e con azioni di autoerotismo. La turpe azione era venuta poi a galla grazie alla minore che si era confidata con una sua cugina di sedici anni alla quale aveva indicato l’anziano zio come una persona cattiva. La ragazza più grande era poi riuscita a farsi raccontare i particolari morbosi di quel rapporto raccontando tutto ai genitori.

Avviate le indagini, arricchite dall’ascolto protetto della vittima, gli inquirenti avevano concluso l’inchiesta ottenendo il rinvio a giudizio dell’uomo finito poi sotto processo e giudicato con il rito abbreviato. Di fronte a prove che si basavano sui dettagliatissimi racconti della bambina che aveva raccontato gli osceni particolari ad una psicologa, sia in primo che in secondo grado il settantenne era stato condannato a cinque anni di reclusione che la suprema corte ha confermato. Durante il dibattimento, nel corso l’imputato si è sempre dichiarato innocente sostenendo che le dimostrazioni di affetto verso la nipotina erano state scambiare per effusioni di altro genere.

Dalle indagini condotte sono venuti fuori particolari scabrosi del comportamento dell’uomo che approfittando della fiducia dei parenti si appartava frequentemente con la nipotina e un’altra cuginetta di poco più grande. Con la scusa del gioco poi approfittava della più piccola. In un caso gli investigatori hanno provato che gli abusi avvenivano anche quando in casa c’era la moglie del pedofilo. Mentre questa preparava il pranzo in cucina, nell’altra stanza l’orco approfittava della bimba.

N.Din.

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