L’udienza che si è tenuta ieri che vede imputato l’ex comandante della polizia municipale di Manduria, Vincenzo Dinoi, insieme ai tre commissari straordinari che hanno amministrato il comune di Manduria dopo lo scioglimento per mafia e ad un ex ingegnere comunale, si è aperta con la costituzione di parte civile del comune di Manduria che ha affidato l’incarico all’avvocato Cosimo Romano. Il pubblico ministero al termine dell’udienza filtro ha rinviato la seduta al prossimo 27 giugno per l’ascolto dei testimoni dell’accusa.
I tre commissari Vittorio Saladino di Belmonte Calabro, di 71 anni, prefetto in pensione; Luigi Scipioni, 65enne di Messina, vice prefetto in servizio; Luigi Cagnazzo, 63 anni di Lecce, sono difesi dall’avvocato Lorenzo Bullo, il comandante Dinoi da Nicola Marseglia e l'ingegnere comunale, Emanuele Orlando, dall’avvocatessa Cristina Gigante. Tutti rispondono di abuso d’ufficio.
Secondo l’accusa, gli imputati sarebbero stati artefici di presunti favoritismi e sospetti abusi per agevolare i due dirigenti incaricati, Orlando e Dinoi. Quest’ultimo, in particolare, per aver ricevuto nomine apicali non avendo i titoli richiesti.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.