
Buone notizie arrivano dalla rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dove dall’altro ieri è ricoverato il giovane calciatore del Sava, il sedicenne Mirko, investito da un’auto nell’attraversare la strada davanti allo stadio “Camassa” dove aveva finito l’allenamento serale. Dopo l’intervento neurochirurgico andato bene, la tac di controllo eseguita ieri pomeriggio avrebbe dato esisti incoraggianti. Sempre ieri il giovane, mantenuto ancora in coma farmacologico, avrebbe mosso tutti gli arti. La prognosi resta ancora riservata ma i medici sembrano essere fiduciosi in una buona ripresa dello sfortunato atleta.
Tutto il mondo del calcio dilettantistico e l’intera comunità savese si stringe attorno alla famiglia del ragazzo la cui vita è come se si fosse fermata alle 20 di lunedì quando invece di vederlo arrivare ha ricevuto la terribile notizia. Alla stessa ora, ieri, il parroco don Martino Gioia (e non la società sportiva Sava Calcio come erroneamente indicato in precedenza), ha organizzato una veglia di preghiera nella parrocchia Sacra Famiglia gremita di giovanissimi, dalle autorità cittadine e dai colleghi del ragazzo con tutta la dirigenza e i tecnici della squadra della Promozione.
Oltre al dolore affiora poi la rabbia e le polemiche per la pericolosità di quel tratto di strada situato su un rettilineo all’uscita del paese privo di dissuasori di velocità che secondo alcuni dovrebbero essere obbligatori per la vicinanza dell’impianto sportivo frequentatissimo da giovani e giovanissimi. Un paio di anni fa il comune di Sava fece installare in quel punto un autovelox che dopo qualche mese di operatività e centinaia di multe per eccesso di velocità, fu fatto disattivare da un esposto al Prefetto di Taranto.
Significativo, in proposito, il parere del presidente del Comitato vittime della strada, il savese Fernando De Santis che a nome dell’organizzazione ha espresso vicinanza alla famiglia del giovane atleta non risparmiando critiche a chi dovrebbe garantire la sicurezza. «L'uscita dallo stadio comunale di Sava – fa notare il presidente De Santis, padre di una giovane vittima della strada -, è un luogo ad alto rischio di incidenti stradali. Nelle città più evolute – aggiunge - faccio l'esempio di Firenze dove ho vissuto da studente, si realizzano sottopassaggi e si fa prevenzione. Perché da noi no?».
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2 commenti
Gregorio
mer 28 agosto 2024 11:33 rispondi a GregorioSe era installato precedentemente un AUTOVELOX e in un mese ha fatto più multe che altro,si ha la certezza che in quel tratto si viaggia ha velocità eccessiva. I controlli dove sono? Fa caldo,sai si suda ,sai il posto fisso. INCRIMINARE GLI EVASORI DI CONTROLLI.Opinione
Gregorio
mer 28 agosto 2024 11:28 rispondi a GregorioMa quande sciocchezze,,Pericolosità della strada,,Ma siete fuori di testa?Da anni esiste ,da anni che di fronte c'è il campo e adesso appena succede un incidente ,,Pericolosità stradale? Il ragazzo era sulle strisce pedonale,la conducente dov'era al telefono, stava dormendo, alcool test a che velocità viaggia in paese? Già qui al sud il conducente ha sempre ragione!! Ma mai ritiro di patente con carcere?Educazione stradale cos'è??