Nella tarda serata di ieri il Comune di Manduria ha emesso un'ordinanza di divieto dei botti per la sicurezza dei festeggiamenti dell’ultimo dell’anno. Anche gli altri anni in cui la stessa cosa è stata fatta, il divieto non ha funzionato, soprattutto per l’assenza di controlli. Comunque, un divieto - seppure emesso abbastanza in ritardo -, non è stato sprecato se non altro per far discutere e per aprire il dibattito su un argomento sempre più sentito.
Qualcosa sull’argomento si è però detto. Il gruppo Avis di Manduria, ad esempio, che su Facebook ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro i botti di capodanno. «Ecco dei buoni motivi per non usare i botti», scrive l’Avis che così li elenca: «feriscono le persone; fanno morire tanti animali, domestici e selvatici; fanno fuggire cani e gatti per la paura; spaventano i bambini; inquinano l’ambiente. Festeggiate il Nuovo Anno senza danni e saremo tutti più felici», conclude l’appello dell’Avis.
Due, invece, gli appelli dei politici. Arcangelo Durante che aveva lanciato l’invito (inascoltato) ai commissari straordinari affinchè provvedessero ad emanare l’ordinanza di divieto fatta da altri comuni. Ed anche Mimmo Breccia autore, su Facebook di un appello dal contenuto ironico ma altrettanto significativo. «Invece di sparare botti, datevi le botte, fanno meno rumore ma se date come si deve fanno male come i petardi. Scherzi a parte – scrive il leader di “Manduria Noscia” -, gli animali l’ambiente e la salute credo che abbiano molta più importanza di pochi secondi di scoppiettii e lucine».
Lodevole, infine, la proposta del flash mob anti-petardi proposto dal manduriano Lucio Moscogiuri che per la mezzanotte di domani invita tutti a presentarsi in Piazza Garibaldi armati di una fetta di panettone e con la voglia di abbracciarsi e scambiarsi così gli auguri di buona fine e buon inizio d’anno.
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