Martedì, 30 Aprile 2024

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«Non importa chi gestirà il bene in oggetto, purché si faccia a pieno titolo, nel rispetto della legalità, della trasparenza e soprattutto nell’interesse della comunità».

Botta e risposta! Lo strano caso della chiesa di Santa Croce

Semmi Polimeno Semmi Polimeno | © La Voce

«Non importa chi gestirà il bene in oggetto, purché si faccia a pieno titolo, nel rispetto della legalità, della trasparenza e soprattutto nell’interesse della comunità». L’associazione “Naturalmente a Sud” risponde così al Cea-Legambiente, replicando con garbo, ma con fermezza, ad una precedente lettera degli ambientalisti in merito alla dibattuta gestione della chiesetta sconsacrata di Santa Croce. Nei giorni scorsi l’associazione presieduta da Semmi Polimeno aveva reso pubblico un “contratto” sottoscritto nel 2015 che affidava la struttura alla sua organizzazione facendo emergere la non titolarità degli ambientalisti che non avevano preso bene il chiarimento. Legambiente, da parte sua, aveva risposto con spavalderia invitando Polimeno a denunciarla. «Attendo a questo punto – scriveva il presidente ambientalista -, di vedervi trascinare in Tribunale i responsabili dei gravi fatti lamentati a vostro discapito … anche la nostra associazione stessa se lo riterrete, stante la gravità delle vostre dichiarazioni rese pubbliche a mezzo stampa».

“Naturalmente a Sud” che nella lettera inviata ieri fa sapere non essere intenzionata a gestire il bene in questione, non raccoglie la provocazione e risponde così. «Con immenso rammarico ci ritroviamo a dover rispondere ad accuse del tutto infondate. La nostra associazione – si legge - non ha mai pubblicato sui social post o commenti in merito all’argomento come da voi affermato. Abbiamo portato a conoscenza la comunità (attraverso La Voce di Manduria, ndr), del nostro accordo con Music & Show. Ovvio – prosegue lo scritto - che, nel panorama manduriano descritto nella Vs. missiva, da noi non condiviso, fatto di infamie ed invidie, è semplice invocare i tribunali». Tornando sull’argomento, Naturalmente a Sud cerca così di mettere le cose in chiaro. «L’opinione pubblica – scrive - ha mostrato interesse alla situazione della gestione della chiesetta di Santa Croce di Manduria, in questo momento ancora poco chiara, quindi, senza alcuna accusa o volontà polemica, abbiamo ritenuto nostro dovere civile e morale tirare fuori dal cassetto un accordo siglato tra la scrivente e Music & Show di Nardò nel 2015 proprio in merito alla gestione del suddetto “bene attrattore” che, per ragioni inspiegabili, ovvero a noi sconosciute, non ha mai avuto seguito». Ribadendo di non essere interessati a gestire il bene pubblico che Legambiente, invece, possiede in esclusiva, pare, senza alcun titolo, Naturalmente a Sud rivendica il proprio diritto a «palesare i titoli che attestino il diritto di occupare e gestire un bene comune». E aggiunge. «Riteniamo, inoltre, che non sia importante chi gestirà il bene attrattore in oggetto, purché si faccia a pieno titolo, nel rispetto della legalità, della trasparenza e soprattutto nell’interesse della comunità».

La lettera di Polimeno si conclude con l’auspicio «che sia fatta chiarezza sulla vicenda e che si chiuda questo capitolo tornando a lavorare insieme per il bene del nostro territorio e della nostra comunità».

Nazareno Dinoi



La lettera di Legambiente a Naturalmente a Sud

Con la presente prendo atto con molto disappunto e rammarico, -dopo aver atteso una eventuale quanto improbabile smentita, sulla quale obiettivamente non nutrivo serie aspettative, visto il tenore di precedenti post e commenti pubblicati nei social network, - del virgolettato a voi attribuito apparso in un articolo pubblicato da una testata locale riferentesi ad un mancato affidamento dei locali della Chiesetta di Santa Croce da parte di Music & Show. Attendo a questo punto, visto il coinvolgimento della associazione Legambiente Circolo di Manduria da me rappresentata, di vedervi trascinare in Tribunale i responsabili dei gravi fatti lamentati a vostro discapito, attendo di vedervi trascinare anche la nostra associazione stessa se lo riterrete, stante la gravità delle vostre dichiarazioni rese pubbliche a mezzo stampa. Mi aspetto che ciò venga fatto anche con l'urgenza che è sottesa alle vostre accuse, qualora effettivamente le riteniate fondate, perchè la giustizia deve intervenire a riparare siffatte irregolarità. Ed io intendo far conoscere a tutti che le diffamanti accuse lanciate nei confronti della mia associazione sono destituite da ogni fondamento giuridico In Tribunale vi renderete conto che non è come nel social network o sulle riviste locali. In Tribunale bisogna fornire le prove, si decide ius alligata et probata, e si ottengono sentenze che tutelano gli interessi di chi ritiene di essere stato illegittimamente leso nei propri diritti. E se voi ritenete di aver subito un torto così grave non potrete omettere di adire la competente autorità giudiziaria. Io in quella sede difenderò i diritti della associazione da me rappresentata, ne avrò interesse e diritto; quest'ultimi – i diritti della nostra associazione -fondati su fatti, prove e documenti ineccepibili e di assoluta condivisibilità giuridica e sociale; Sono certo, anzi certissimo, che i diritti che opporrò alle vostre pretese siano garantiti e tutelati dal nostro ordinamento; certezza scaturente dall'incontestabile circostanza che mai si sono perpetrate illegittimità alcune da parte della associazione da me rappresentata che, ormai da tempo, viene ingiustamente diffamata evidentemente per il raggiungimento di ben altri scopi e obiettivi che tra l'altro non sembrano neanche tenuti granchè celati Ho tuttavia la netta sensazione, che al Tribunale ordinario non vi rivolgerete mai, in quanto consapevoli della legalità di ogni atto compiuto dal Circolo Legambiente Manduria, ma vi limiterete tuttavia ad esternare la vostra voce – e spero di sbagliarmi in questo -solo nel social network o sull'unica testata giornalistica da voi contattata per segnalare un presunto sopruso, che per la sua gravità avrebbe meritato di essere comunicato anche a altre testate e non solo a quelle locali. Potrete quindi decidere se continuare o meno ad agire con il solito modus operandi che sono abituato a vedere nel nostro paese; ciò potrete fare grazie anche alla collaborazione del giornalista che di fatto ha ormai anche svelato a tutti coloro i quali non vogliono chiudere gli occhi - e che non vogliono far finta di non accorgersene – il proprio vero obiettivo nel contenuto a dir poco contraddittorio dei propri diversi e susseguenti articoli nei confronti della associazione che rappresento; obiettivo certamente e palesemente estraneo al diritto di critica o di cronaca. Spero in un ravvedimento di tutti coloro i quali con le loro azioni stanno mettendo in essere un disegno volto non solo a diffamare ingiustamente l'operato del Circolo Legambiente Manduria che sta operando nel nostro territorio a favore dello stesso anche attraverso il Centro Educazione Ambientale, ma che - come effetto collaterale conseguente - sta di fatto danneggiando la nostra città anche nella sua immagine. Il Circolo Legambiente Manduria continuerà a dare il suo contributo per la valorizzazione di Manduria. Perchè vogliamo una città diversa, una città migliore, una città più attiva. Esiste anche un' altra Manduria diversa dalla vostra, diversa almeno da quella che in questo momento sta venendo alla luce, in cattiva luce direi. Una CITTA' di Manduria con una marcia in più' . Ed è proprio a quella Manduria e a quei Manduriani che rivolgo il mio appello teso a rilanciare il nostro paese. Quella Manduria del voler fare, del voler far crescere il proprio territorio sfruttando tutte le potenzialità che offre, quella città che non soffre di invidia nei confronti di nessuno, che non insulta gratuitamente nessuno, che non diffama con veri atti di stalking chi si prende carico di mettere in campo le proprie professionalità nell'interesse comune di tutta la città Una città sempre più consapevole delle opportunità offerte dal turismo culturale che è capace di analizzare le condizioni di fondo che permettono a una realtà territoriale urbana di sviluppare appieno le proprie attività turistiche culturali: l’immagine, la qualità e la gamma dei prodotti e dei servizi, la reale capacità della città di garantire l’efficacia dello sviluppo delle molteplici attività turistiche nel lungo termine, si pongono in netto contrasto con i continui insulti, esternazioni di invidia e diffamazione che continuamente vengono messe in campo da un ben definito gruppo di concittadini. Il legame tra turismo sostenibile, tutela dell'ambiente e cultura è chiaro ed evidente: lo straordinario patrimonio artistico e paesaggistico manduriano costituisce una delle risorse fondamentali per lo sviluppo sostenibile del turismo nel nostro territorio. Il turismo, a sua volta può rappresentare uno strumento formidabile per assicurare la conoscenza e la diffusione dei nostri beni culturali, valorizzandoli. Il positivo raccordo tra la cultura, il turismo e la sostenibilità ambientale non potrà dunque che essere fecondo perchè valorizzerà le potenzialità dell'uno e dell'altro settore. Auspico che Naturalmente al Sud e tutte le altri compagini sociali del nostro paese possano invertire la marcia, mettendo in campo strategie comuni a tutto il resto del territorio e mirare così più lontani e prosperi orizzonti Solo in questo modo Manduria sarà in grado di riconquistare il proprio primato, che avrebbe dovuto appartenerci da sempre nel contesto globale, ritornando a primeggiare tra le cittadine limitrofe che ci vedono geneticamente quale comune capofila e di essere capace di attrarre, grazie alla ricchezza del proprio patrimonio e dei grandi numeri del turismo culturale sostenibile. Tanto sento sento di dire a tutti i destinatari in indirizzo Cordiali saluti Avv.Giuseppe De Sario Presidente del Circolo Legambiente Manduria


La lettera di Naturalmente a Sud a Legambiente

Cari Amici del Circolo Legambiente di Manduria e cittadini di Manduria, con immenso rammarico ci ritroviamo a dover rispondere ad accuse del tutto infondate. L'associazione Naturalmente a Sud non ha mai rivolto accuse diffamanti nei confronti del Circolo Legambiente di Manduria! L'associazione Naturalmente a Sud non persegue la volontà di rivendicare diritti sulla gestione della Chiesa di Santa Croce! La nostra associazione non ha mai pubblicato sui Social post o commenti in merito all'argomento come da voi affermato. Abbiamo portato a conoscenza la comunità del nostro accordo con Music & Show. Ovvio che, nel panorama manduriano descritto nella Vs. missiva, da noi non condiviso, fatto di infamie ed invidie, è semplice invocare i tribunali. Dal nostro canto riteniamo che i tribunali debbano occuparsi di ben altre cose e siamo certi che il Sig. Avv. Giuseppe De Sario in qualità di rappresentante del mondo forense possa concordare con noi su questo punto. L'opinione pubblica ha mostrato interesse alla situazione della gestione della chiesetta di Santa Croce di Manduria, in questo momento ancora poco chiara, quindi, senza alcuna accusa o volontà polemica, abbiamo ritenuto nostro dovere civile e morale tirare fuori dal cassetto un accordo siglato tra la scrivente e Music & Show di Nardò nel 2015 proprio in merito alla gestione del suddetto "bene attrattore"che, per ragioni inspiegabili ovvero a noi sconosciute, non ha mai avuto seguito. Ribadendo che la nostra associazione non ha alcuna volontà di rivendicare diritti sulla gestione e tantomeno far valere l'accordo con Music & Show, riteniamo che sia doveroso palesare i titoli che attestino il diritto di occupare e gestire un bene comune. Riteniamo inoltre che non sia importante CHI gestirà il bene attrattore in oggetto, purché si faccia a pieno titolo, nel rispetto della legalità, della trasparenza e soprattutto nell'interesse della comunità. Chi ci conosce sa benissimo che l'Associazione Naturalmente a Sud opera sul territorio manduriano da oltre 10 anni con il solo ed unico obiettivo che è lo sviluppo del nostro territorio nell'ottica della sostenibilità ambientale e sociale. Ha sempre rivolto le proprie attività alla tutela delle fasce deboli e vanta collaborazioni con la gran parte delle associazioni del territorio ed anche con realtà regionali e nazionali, sempre con l'obiettivo di creare una rete attiva e collaborativa che vada nella direzione dello sviluppo del nostro territorio. Proprio in questi mesi partecipiamo, con gli amici del Circolo di Legambiente di Manduria e tante altre realtà territoriali ad un progetto per la sensibilizzazione all'integrazione dei migranti. Noi continueremo, come abbiamo sempre fatto, a lavorare per lo sviluppo sostenibile del territorio con la collaborazione di tutte le realtà che sposano il nostro obiettivo, nella speranza che anche il Circolo Legambiente di Manduria ed il Centro di Educazione Ambientale siano attivi e collaborativi per il bene comune. Senza alcuna polemica auspichiamo che sia fatta chiarezza sulla vicenda e che si chiuda questo capitolo tornando a lavorare insieme per il bene del nostro territorio e della nostra comunità. Manduria, 16 gennaio 2018 Associazione Naturalmente a Sud





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2 commenti

  • lorenzo
    mer 17 gennaio 2018 12:58 rispondi a lorenzo

    Infatti l'acqua potabile pagata con gli oneri di urbanizzazione. Mai arrivata. E voi e' possibile che non riusciate ad incontrarvi e con carte in mano chiarirvi? Magari scoprite che i problemi vi li hanno creati altri? Dai ragazzi un gesto intelligente su.

  • sergio di sipio
    mer 17 gennaio 2018 11:46 rispondi a sergio di sipio

    Ricordo a tutti, proprio a tutti che anche oggi le Marine di Manduria attendono l'arrivo di acqua potabile e fogna.

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