Dopo il ritrovamento della bomba davanti alla Multisala Andromeda di Brindisi, gli artificieri hanno chiesto l’evacuazione di cinque quartieri. L’ordigno bellico è stato rinvenuto sabato 2 novembre scorso. Adesso è richiesta l’evacuazione di 50mila abitanti affinchè la bomba sia disinnescata. Inoltre, è stato richiesto il blocco del traffico aereo, ferroviario e stradale. Il tempo complessivo per lo svolgimento delle attività è di circa sette ore. Il Multisala Andromeda ovviamente è stato chiuso sino a data da definire.
Durante i lavori di scavo per l'ampliamento a 10 schermi della struttura brindisina, è affiorata una bomba d’aereo che risale alla seconda guerra mondiale quando la città e in particolare la sua base aerea, il porto e la ferrovia furono al centro di attacchi da parte di stormi della RAF.
Il rischio sarebbe che la bomba potrebbe brillare durante le operazioni di disinnesco. Per cui il protocollo di sicurezza parla chiaro, è prevista la messa in sicurezza delle zone circostanti e delle persone che abitano in quelle zone. Il tutto è stato deciso ieri durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura a Brindisi. L’ordigno è una bomba d’aereo modello MK V S.A.P. 500 libbre di nazionalità inglese, secondo gli storici, sganciata durante uno dei bombardamenti avvenuti negli anni 40’ e 41’, quando la città di Brindisi venne presa di mira dagli aerei inglesi. Quando le operazioni di disinnesco termineranno, l’ordigno sarà trasportato in una cava a Carovigno dove sarà fatto brillare.
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