
Si è tenuta ieri a Bari un’audizione in Commissione Ambiente con all’ordine del giorno l’ipotesi di ampliamento della discarica di Manduria gestita da Manduriambiente. All’incontro che si è tenuto alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio, ai responsabili del dipartimento Ambiente della Regione Puglia, Arpa e Agenzia regionale per i rifiuti e ai consiglieri componenti di commissione, ha preso parte anche una folta delegazione di amministratori del comune di Manduria con a capo il sindaco Gregorio Pecoraro. Il comune di Manduria si era già espresso contro l’ipotesi di ampliamento con una delibera di consiglio approvata all’unanimità inviata al presidente Michele Emiliano.
A chiederla erano stati i consiglieri regionali Marco Galante e Massimiliano Di Cuia, rispettivamente Movimento 5 Stelle Forza Italia, preoccupati dalle notizie pubblicate dal Quotidiano di Taranto che aveva potuto prendere visione di un documento dell’Arpa in cui si dava conto della presenza di sostanze inquinanti (metalli pesanti e idrocarburi) nei pozzi spia della discarica manduriana.
Tra i primi a prendere la parola è stato Galante che ha ricordato gli impegni presi dal governo regionale nel programma rifiuti della regione. «Nel 2021 nel corso di una riunione propedeutica all’esame del piano regionale dei rifiuti in Consiglio regionale – ha detto il capogruppo grillino -, ci era stato assicurato che la discarica Manduriambiente sarebbe stata dismessa una volta esaurita la capacità volumetrica disponibile. Una rassicurazione che avevamo dato ai cittadini e che dobbiamo rispettare». Galante ha poi illustrato la situazione del territorio messapico circondato da impianti impattanti. «Serve la volontà politica di tutelare un territorio che da anni subisce gli impatti ambientali dovuti alla presenza di numerosi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti: tre in meno di due chilometri». Ai manduriani, ha ricordato Galante, «non si può chiedere un ulteriore sacrificio, viste anche le preoccupazioni dovute ai controlli a campione effettuati dall’Arpa sull’acqua dei pozzi spia da cui sarebbe emersa la presenza di inquinanti in valori superiori ai livelli limite».
Sulla stessa frequenza le posizioni degli altri consiglieri presenti in commissione. Da Fabiano Amati di «Azione» secondo cui per scongiurare l’ampliamento bisogna modificare il Piano regionale rifiuti. «Non è possibile negare l’autorizzazione richiesta di recente salvo motivazioni allo stato non riscontrate perché l’ipotesi è prevista dal Piano dei rifiuti approvato nel dicembre 2021 e modificare il Piano dei rifiuti tornando in Consiglio regionale – ha fatto notare Amati -, è dunque l’unica possibilità per negare l’autorizzazione richiesta».
Il forzista Di Cuia, contrario anche lui all’ampliamento, ha chiesto alla giunta regionale, «di non ignorare le istanze provenienti da un territorio che già molto ha pagato in termini di vivibilità e salubrità ambientale». Anche per Antonio Scalera (La Puglia Domani) «la richiesta di sopralzo introduce elementi di pressione ambientale non accoglibile dalla popolazione».
Contrario anche il commissario del Partito democratico di Manduria e consigliere regionale Maurizio Bruno. «Non posso che sostenere le ragioni tecniche, scientifiche e civiche, che sono alla base della contrarietà dell’amministrazione comunale a questo ampliamento», ha detto Bruno. Che ha concluso: «Sarò al fianco del sindaco, della giunta, del Consiglio e dei cittadini che vorranno opporsi. Ne hanno tutte le ragioni. Ed è il momento che abbiano anche tutto il sostegno.
L’assessore all’Ambiente ha assicurato che terrà costantemente aggiornata la Commissione sullo stato dell’iter e che sono stati già avviati degli approfondimenti sui dati relativi all’inquinamento della falda.
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9 commenti
Gregorio
mar 4 luglio 22:40 rispondi a GregorioQuesto dimostra che l’amministrazione comunale NON ha le palle 🏐🎱🥎🪀
Gianni
mar 4 luglio 19:49 rispondi a GianniFatevene na ragione,,la munnezza rende più della droga,,altro che zecca
Egidio Pertoso
mar 4 luglio 14:59 rispondi a Egidio PertosoChe vicenda! I grandi "capitani" d' industria, producono a ritmo continuo oggetti, cose, manufatti, di tutto, che poi reclamizzano per farceli acquistare, con sacrificio - se non hai soldi, tocca lavorare - diventando, i ricchi sempre più ricchi, ed i consumatori, non esseri umani, sempre più devoti al consumo, e per questo scontenti, come dice Marcello Veneziani. Quando poi questo gran consumo diventa insostenibile, l'ammasso dello scarto facciamo finta di non saperlo eliminare, ne facciamo altra fonte di ricchezza, per pochissimi, inventando le discariche. Il "cipierno" lo si lascia a coloro che accettano di vivere affianco all'ammasso delle cose scartate.
Egidio Pertoso
mar 4 luglio 14:57 rispondi a Egidio PertosoChe vicenda! I grandi "capitani" d' industria, producono a ritmo continuo oggetti, cose, manufatti, di tutto, che poi reclamizzano per farceli acquistare, con sacrificio - se non hai soldi, tocca lavorare - diventando, i ricchi sempre più ricchi, ed i consumatori, non esseri umani, sempre più devoti al consumo, e per questo scontenti, come dice Marcello Veneziani. Quando poi questo gran consumo diventa insostenibile, l'ammasso dello scarto facciamo finta di non saperlo eliminare, ne facciamo altra fonte di ricchezza, per pochissimi, inventando le discariche. Il "cipierno" lo si lascia a coloro che accettano di vivere affianco all'ammasso delle cose scartate.
Pietro
mar 4 luglio 14:21 rispondi a PietroSembra proprio che questo consigliere Amati, sia pro ampliamento discarica e pro depuratore con scarico a mare. Grazie per il grande bene che ci vuoi! Adesso se ne è uscito col piano regionale. Vista la gravissima situazione ecologica delle falde e dei pozzi d'acqua di tutta la zona inquinati, credo che la modifica dovrebbe essere un atto dovuto da parte di chi è preposto a farla. Altrimenti dovrebbe intervenire la magistratura e chiudere la discarica, perché non rispetta più la normativa in vigore ormai da tempo. Abbiamo visto tutti come è finita con la discarica "delli Cicci "!
Giacomo
mar 4 luglio 13:52 rispondi a GiacomoChiamiamo striscia e le iene
Claudio Delos Reyes
mar 4 luglio 11:45 rispondi a Claudio Delos ReyesCon le parole siamo tutti d'accordo poi, coi fatti, "Manduria Ambiente" (l'azienda con più fatturato sul territorio manduriano) avrà la meglio. Abbiamo già visto con l'ex ILVA ecc. ecc., spero di sbagliarmi ma non vedo amministratori decisi ad andare avanti.
Cittadino repubblicano
mar 4 luglio 11:26 rispondi a Cittadino repubblicanoE' strano che non vi sian commenti : si commenta su tutto , mentre adesso si è in silenzio. Questa presa di posizione della Giunta Pecoraro va condivisa e sperare che sia continuativa . Se la Regione dovesse continuare a prendere decisioni contro il territorio di Manduria, come è stato fino adesso, tanto da renderlo ancora più velenoso, il Sindaco deve rispondere con un'ordinanza di chiusura dell'impianto.
Strada per maruggio
mar 4 luglio 18:23 rispondi a Strada per maruggioDici bene spetta e spera che fra un po' si fa tutto .Vedi prima discarica vedi depuratore siamo nelle grinfie di Emiliano e questa amministrazione è succube pur di aggriazziarselo