Métiers d’Excellence LVMH, in collaborazione con Confartigianato Imprese, Camera Nazionale della Moda Italiana e la Maison Loro Piana, ha proclamato Antonio Dattis, liutaio di Sava (Ta), vincitore del prestigioso premio Maestro Artigiano d’Eccellenza 2024. La cerimonia di premiazione si è svolta il 17 settembre 2024 al Belvedere Palazzo Regione Lombardia di Milano, durante la seconda edizione del Premio Maestri d’Eccellenza.
La giuria, composta da rappresentanti dei quattro partner organizzatori, ha selezionato tre finalisti per ciascuna delle categorie del premio – Maestro Artigiano d’Eccellenza, Maestro Emergente Artigiano d’Eccellenza e Maestro dell’Innovazione d’Eccellenza – tra oltre 500 candidature ricevute.
Antonio Dattis ha conquistato il titolo grazie alla sua straordinaria replica della chitarra barocca Magno Longo, commissionata dal comune di Gesualdo per il castello che fu di Carlo Gesulado Principe di Venosa, dove è attualmente conservata. Giunto alla sua seconda edizione, questo concorso celebra coloro che hanno saputo trasformare la loro passione in eccellenza, riconoscendo l’impegno e la dedizione di individui straordinari.
“Sono onorato di ricevere questo prestigioso riconoscimento,” ha dichiarato Antonio Dattis. “Questo premio è un tributo alla passione e alla dedizione che metto nel mio lavoro ogni giorno.”
Il Premio Maestri d’Eccellenza è uno dei riconoscimenti più ambiti nel settore dell’artigianato, celebrando l’eccellenza e l’innovazione in tutta Europa.
Breve biografia di Antonio Dattis: Antonio Dattis, maestro liutaio, ebanista e restauratore, ha iniziato il suo percorso formativo come garzone in una bottega di falegnameria. Attraverso l’apprendistato presso maestri ebanisti e restauratori, ha acquisito le solide basi della sua arte, manifestando una creatività che si è espressa fin da subito. La sua tecnica eccellente è evidente in ogni opera, dalla reinterpretazione di strumenti antichi alla creazione di nuovi manufatti, utilizzando anche materiali rari come l’avorio di mammut. La sua audacia nel proporre progetti innovativi, come la costruzione dell’Octobasse o del Dyphone, si combina con il rispetto per le tradizioni, mantenendo la sua arte rilevante sia nei circoli tradizionali che in quelli moderni. La sua innovazione si manifesta anche nella ricerca e riscoperta di tecniche antiche e nell’implementazione di nuovi sistemi per migliorare gli strumenti, come nel caso delle innovative meccaniche dell’Octobasse. La sua prospettiva di sviluppo si riflette nella ricerca costante di nuove sfide e nel suo impegno nella trasmissione del sapere ad altri aspiranti artigiani, attraverso conferenze e lezioni anche presso istituti di prestigio come la “Scola Cantorum” di Basilea e la “Civica Scuola di Liuteria” di Milano. Antonio rappresenta l’epitome del maestro d’eccellenza nell’artigianato italiano, con la sua creatività, tecnica, audacia e impegno nella trasmissione del mestiere.
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