Quasi cinquantamila euro di spese di mora per il ritardato pagamento delle bollette dell’energia elettrica. E’ la somma del denaro pubblico finito nelle casse della «Società Hera Comm» che fornisce il servizio al comune di Manduria. Una cifra non indifferente e non prevista che per pagarla l’amministrazione straordinaria ha dovuto fare una variazione di bilancio. L’atto dirigenziale che azzera tutti gli arretrati e si fa carico della definitiva chiusura della partita è stato firmato dall’ingegnere Emanuele Orlando. «Da apposita verifica e successiva valutazione degli atti depositati in ufficio – si legge - è stato riscontrato l’effettivo ritardo per il pagamento delle fatture, determinato da vari fattori, non ultimo il subentro di altra Società per la fornitura dell’energia elettrica. Già in tempi diversi – fa sapere l’ingegnere Orlando - si è cercato di provvedere al saldo definitivo di quanto dovuto per tale spesa, ma la limitatezza del tempo occorrente alla verifica, la stesura degli atti necessari, unita al rapido susseguirsi di fatturazioni da parte della Società e la scadenza delle medesime, non hanno permesso sino ad ora un ristoro esaustivo riguardo all’oggetto».
La perdita di denaro pubblico, sicuramente evitabile, non è sfuggita all’occhio attento del commercialista ed ex assessore Gregorio Pignataro che su Facebook scrive: «Con quei soldi avremmo asfaltato qualche strada». L’altro ex assessore, altrettanto attento, Gianluigi De Donno, pensa invece alle possibili responsabilità del danno. «La Corte dei Conti per la Puglia – scrive l’avvocato in risposta alla chiosa di Pignataro -, ha disposto, in ipotesi analoga, che l’atto vada inviato alla Procura della Corte dei Conti. Spetterà al giudice contabile stabilire se ci sono responsabilità, sempre che la determina venga trasmessa».
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1 commento
Alex Manfredi
dom 13 gennaio 2019 08:45 rispondi a Alex ManfrediCome è facile risolvere i problemi quando si tratta di soldi dei cittadini.Chi ha sbagliato debe pagare.