
Non era stata una caduta accidentale in casa come avevano dichiarato i parenti al pronto soccorso dell’ospedale di Francavilla Fontana, ma una ferita provocata da una spranga di ferro alla testa che aveva mandato in coma il giovane di 25 anni ricoverato nella rianimazione del Perrino di Brindisi.
Le indagini dei carabinieri che evidentemente avevano intuito qualcosa, ha portato ad individuare il presunto responsabile, un 23enne del posto, arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Alla base di tutto motivi di gelosia e rancori tra i due giovani che per risolvere la questione si erano dati appuntamento in campagna.
Così i fatti ricostruiti dai militari della compagnia di Francavilla Fontana. Nella notte tra il 2 e 3 giugno 2020, un 25enne del luogo, ferito al capo, era stato accompagnato dal proprio genitore e da alcuni amici presso l’ospedale di Francavilla Fontana asserendo di essersi procurato le lesioni per "caduta accidentale in casa di amici". I medici, in considerazione della delicata situazione clinica, in codice rosso, hanno trasportato d’urgenza il ragazzo all’ospedale Perrino di Brindisi dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per una emorragia cerebrale.
Non essendo chiara la reale dinamica, i carabinieri della città degli Imperiali hanno voluto far luce sulla questione sentendo immediatamente gli amici presenti durante l’episodio i quali ricostruivano con dovizia di particolari gli eventi della serata del 2 giugno del tutto diversi da quelli dichiarati in un primo tempo.
In particolare sarebbe emerso che l’intera vicenda risultava l’epilogo di un lungo periodo di dissapori per questioni di gelosia che durava da circa 4 mesi tra una giovane coppia e l’ex ragazzo di lei, aggredito fisicamente e colpito con un bastone al capo proprio dall’attuale compagno della ragazza, dopo essersi dati appuntamento per un incontro chiarificatore.
Le indagini dai carabinieri hanno permesso non solo di fare luce sull’intera vicenda, identificando tempestivamente il presunto aggressore e rinvenendo l’arma utilizzata per aggredire la vittima trovata interrata in un fondo agricolo.
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1 commento
Domenico
mar 9 giugno 2020 05:23 rispondi a DomenicoRagazzi o adulti, protagonisti dell' ennesimo gravissimo episodio di cui la storia e la cronaca riportano le tragiche sequenze: l'essere umano non può mai diventare proprietà di qualcuno. A prescindere da patti, promesse, contratti, legami di qualsiasi natura, ognuno ha diritto alla sua libertà! La reazione più efficace, in una situazione di rifiuto, ribellione o tradimento, sia che si abbiano responsabilità o ci si ritenga incolpevoli, e cancellare il partner, ignorarlo completamente e nettamente, in rari casi, se si è capaci, perdonarlo. Rinunciate a egoismo e orgoglio, anche se cio costerà sofferenza. Passerà prma.