Sembrano le riprese di vita quotidiana degli inizi del secolo scorso invece è un presepe. Un’opera d’arte realizzata dal maestro Enzo Camassa di Latiano che ha saputo riprodurre, in miniatura, uno scorcio urbano dell’antico Salento con le strade strette non ancora asfaltate, le porte aperte delle umili case basse su un piano, le lammie o liàme bianche con i panni stesi e i pomodori tagliati ad essiccare al sole sul cannizzu. Il traino in attesa parcheggiato davanti casa, le donne nelle faccende domestiche e gli uomini che portano la spesa o lavorano nel cortile, le pareti pitturate a calce che in alcuni punti si è staccata scoprendo la muratura di tufi. I particolari delle grondaie di zinco, delle verdi tende di legno arrotolate sulla porta, i camini accesi e persino il fumo che esce dai fumari. E ancora la frascera (la stufa dei poveri, catino pieno di carboni o carbonella messo al centro della stanza), il ferro da stiro a carbone, l'ipogeo sotto la casa con il frantoio a ruote di pietra spinte dal mulo e spremitore manovrato a mano. E tanto ancora.
Un autentico gioiello dell’artigianato capace di portare il visitatore indietro nel tempo. Opera dell’ingegno di Enzo Camassa, rievocatore storico componente dell'Associazione manduriana, "Cerva Regia", cartografo e studioso di storia patria che ogni anno a dicembre scatena la sua passione con manufatti che sono quadri reali rubati al passato. Il presepe, purtroppo, è privato (si trova in casa dell’autore).
Ecco il video
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