
Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa di Quargnento, in provincia di Alessandria, è stato fermato dai carabinieri per la morte dei tre vigili del fuoco. Lo rende noto il procuratore capo di Alessandria Enrico Cieri in conferenza stampa. “Giovanni Vincenti ha confessato in maniera esaustiva e piena dando pieno riscontro agli elementi acquisiti durante la perquisizione”, ha detto il procuratore, che ha aggiunto: “L’indagato ha ribadito di voler danneggiare le cose ma ha escluso la volontà omicida”.
Indagata a piede libero anche la moglie dell’uomo: i due erano “fortemente indebitati”, ha affermato Cieri, che ha precisato: “Lo scorso agosto l’ assicurazione dell’edificio era stata estesa al fatto doloso. Il premio massimale era di un milione e mezzo di euro”, quindi, ha precisato, “l’azione portata a termine da Giovanni Vincenti “era volta a conseguire il premio dell’assicurazione per fatto doloso altrui”. Il procuratore ha così ricostruito l’incidente: “Il timer era stato settato all’1.30 ma accidentalmente c’era anche un settaggio alla mezzanotte. Questo ha portato alla prima modesta esplosione che, ahimè, ha allertato i vigili del fuoco”. L’esplosione doveva essere una sola ma l’errore nella programmazione del timer, collegato alle bombole del gas, ha provocato la tragedia.
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