
Una grande discarica a cielo aperto è la clamorosa scoperta fatta da Fabio Matacchiera che continua nella sua battaglia a difesa dell’ambiente. “Le immagini parlano da sole, una bruttura che tutti devono vedere – dice Matacchiera - se continuiamo a nasconderla nessuno o pochi sanno, o fanno finta di non sapere. Invece bisogna evidenziare questi oltraggi all’ambiente”. Il sito scoperto, già noto da anni a chi ci va a scaricare, si trova a pochi chilometri da Taranto, tra marina di Pulsano e marina di Lizzano “ in questa zona c’è una delle più grandi discariche abusive che io abbia mai visto” spiega Matacchiera “ho fatto delle ricerche e grazie alle immagini satellitari e all’uso di un drone, ho potuto constatare che almeno nel tacco d’Italia non ce ne sono di eguali. Un triste esempio di inciviltà in bella mostra sulla costa, a pochi metri da un mare fantastico, dove vengono scaricate grosse quantità di macerie, materiale di risulta rinveniente da lavori di ristrutturazioni edili. Ho avuto modo di vedere con i miei occhi segni di pneumatici di tre ruote e di mezzi pesanti che vanno lì a scaricare anche carichi di molte tonnellate. Ciò che colpisce è la vastità della discarica, oltre due ettari e mezzo di costa. Impossibile che nessuno sappia, che nessuno fino ad ora abbia visto, nessuno abbia segnalato il via vai di mezzi che scaricano? Nessuno controlla? Basterebbe installare delle telecamere e rendersi conto del movimento dei mezzi che c’è”.
Matacchiera ha la soluzione “oltre alle sanzioni e al controllo con telecamere occorre al più presto creare numerose mini discariche provvisorie (discariche satelliti) facilmente raggiungibile da tutti i cittadini che possono così scaricare i loro rifiuti inerti in maniera legale e gratuita, periodicamente le autorità avrebbero il compito di prelevare e convogliare i materiali accumulati presso le discariche madri censite che insistono sul territorio. Non tutti i cittadini si avvalgono di ditte specializzate per effettuare lavori di ristrutturazione e conseguente smaltimento del materiale di risulta. Infatti è noto che la maggior parte delle persone, purtroppo, si affidano a operai che lavoro in nero e che scaricano i rifiuti senza remore ovunque soprattutto nelle campagne o, come in questo caso, sulla costa, deturpando un paesaggio bellissimo”.
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1 commento
Uccio
mer 18 maggio 2022 10:14 rispondi a UccioAnche qua Nessuno vede nessuno parla. nessuno sente. (Tangente?) maah. Altro commercio