La sindaca del comune di Palagianello, Maria Rosaria Borracci, ha scritto al ministro della Salute, Roberto Speranza e al commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliulo, per dare la possibilità ai suoi cittadini di potersi vaccinare nel punto vaccinale esistente nel suo comune che la Asl ha annunciato di dover sopprimere a partire dal 12 aprile, costringendo così i vaccinandi nella fascia d’età tra i 70 ed i 79 anni – e subito dopo tutti gli altri a scalare -, a recarsi nell’hub di Ginosa, sede di distretto.
«Tale incompressibile decisione – si legge nella lettera inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -, non solo ha vanificato ogni sforzo organizzativo compiuto dalle amministrazioni comunali per contribuire alla campagna vaccinale a tutela della salute dei nostri concittadini, ma ha creato e creerà innumerevoli disagi per la popolazione fragile, che si vedrà costretta, a partire dal 12 aprile 2021, a recarsi presso l’Hub di Ginosa, che dista da Palagianello circa 30 chilometri, con tutte le difficolta che ciò comporta».
La Asl da parte sua ha già fatto sapere che la proposta di vaccinare nel proprio comune di residenza non può essere accolta perché in contrasto con le disposizioni governative che hanno stabilito un solo hub vaccinale per ogni distretto. Concedendo solo una sede vaccinale nei comuni a disposizione dei medici curanti e dei farmacisti per le immunizzazioni dei propri assistiti.
«Il Comune che mi pregio di rappresentare – propone la sindaca Borracci - è nelle condizioni di organizzare, in tempi brevissimi, un Hub vaccinale presso il palazzetto dello sport, potendo inoltre contare sulla disponibilità su base volontaria di Medici di Medicina Generale e di infermieri, all’uopo già formati».
Ricordando poi al ministro e al generale Figliuolo che «la Puglia è, purtroppo, ancora indietro con la campagna vaccinale ed, inoltre, la Provincia di Taranto è al secondo posto tra le provincie italiane con più numero di contagi!, la sindaca chiede alle autorità «di rivedere tale decisone, forte della convinzione che la creazione di più HUB renderebbe la campagna vaccinale più celere e con più ampia adesione, perché si eliminerebbero i pregiudizi logistici degli anziani che non possono o non vogliono recarsi fuori dal proprio Comune, oltre che la sensibile riduzione di situazioni di assembramento innanzi ai pochi Hub autorizzati».
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