Questa mattina il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, firmerà l'ordinanza che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Puglia a partire da lunedì 22 febbraio sino a 5 marzo. Pubblichiamo di seguito la posizione dell'associazione dei presidi pugliesi.
In queste ultime ore si confermano purtroppo le previsioni, nell'evoluzione epidemiologica, di un peggioramento nel livello generale del rischio di contagio.
Questa è sostanzialmente la motivazione basilare della nuova ordinanza del Presidente Emiliano in materia di scuola e rischio pandemico, che sarà diramata nella giornata di oggi e avrà validità da lunedì 22 fino al 5 marzo prossimo.
Di seguito ne esaminiamo i contenuti, messi a punto dopo un serrato - e a tratti aspro - confronto fra la Regione e tutte le organizzazioni sindacali della scuola che ha condotto, comunque, ad un accordo sulla base del quale vi è stata anche la revoca dello sciopero indetto per lunedì 22.
In sintesi:
1. la valutazione del rischio condotta dal governatore con la consulenza dei suoi organismi sanitari comporta la disposizione della didattica digitale integrata per il 100% degli alunni di tutte le scuole di ogni ordine e grado.Qualcuno, sbagliando, ha parlato di chiusura delle scuole: in realtà le scuole effettueranno il passaggio alla DDI (didattica digitale integrata) con l’eccezione delle attività laboratoriali e della didattica inclusiva per disabili e alunni con bisogni educativi speciali, per i quali è prevista la presenza;
2. a questi ultimi le scuole, sulla base di una loro autonoma valutazione, potranno aggiungere la frequenza in presenza di quegli alunni che per varie ragioni non abbiano la possibilità avvalersi della didattica digitale integrata non superando, tuttavia, il limite del 50% di ogni classe.
Viene quindi a cadere la cosiddetta “libertà di scelta” sulla frequenza scolastica concessa impropriamente alle famigliedalle precedenti ordinanze, che costituiva il principale motivo del nostro dissenso in quanto rappresentava una vistosa anomalia della nostra scuola rispetto a quella del resto del Paese. Le motivazioni del nostro dissenso sono arcinote per essere state espresse in una lunga serie di precedenti comunicati, e non necessitano di essere qui ribadite.
Questa novità, unita all’avvio della campagna di vaccinazione di coloro che lavorano nelle scuole, ci permette invece di esprimere oggi - pur nell’avversa contingenza che porta le scuole ad un’ulteriore restrizione - condivisione nei confronti delle misure adottate e un moderato ottimismo per una pronta ripresa del sistema scolastico pugliese. Che speriamo potrà ripartire con una rinnovata fiducia nella sua capacità di contrastare la pandemia e la povertà educativa da essa indotta soprattutto nella parte più debole e disagiata della popolazione scolastica.
Roberto Romito - Presidente regionale ANP Puglia
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3 commenti
Stufa 82
sab 20 febbraio 2021 03:51 rispondi a Stufa 82Riapriranno con docenti e persona vaccinato,un vaccino cmq non sicuro al 100% e non è contro la variante. Se noi comuni mortali e i nostri ragazzi dobbiamo aspettare minimo fine 2021 per il vaccino, che rientro a scuola in sicurezza è? No xk siamo sempre punto e a capo se fra genitori e figli prendiamo il covid con tanto di variante .
Domenico Scialpi
sab 20 febbraio 2021 05:09 rispondi a Domenico ScialpiE se il personale non si vaccinerà nella sua totalità? Non scordiamoci che non è obbligatorio.
Maurizio D.
sab 20 febbraio 2021 08:50 rispondi a Maurizio D.Che schifo....tutto aperto e scuole chiuse.