«Gli arresti eseguiti questa mattina per conto della Direzione distrettuale antimafia, confermano la volontà di affermare la legalità in un territorio complesso che sta attraversando un periodo difficile e la nuova politica deve fare tesoro di quanto accaduto». Brutto momento per Gregorio Pecoraro, sindaco neo eletto di un comune già sciolto per infiltrazioni mafiose che ieri mattina si è svegliato con l'incubo di una nuova «cupola». Quella già aderente alla Scu che si sarebbe evoluta «in una nuova forma di intimidazione silente e simbiotica rispetto al contesto sociale di riferimento» che avrebbe determinato «un sistema di piena e totale pax mafiosa prodromica al controllo in esclusiva del territorio di Manduria».
Tocca ora al primo cittadino gestire da solo questo momento che assume un significato ancor più rilevante perché cade proprio al termine di tre anni di commissariamento.
Pecoraro si dà forza e preferisce guardare avanti. «Sono convinto dice che questa inchiesta servirà a ristabilire e affermare il concetto di legalità in una città che ne ha veramente bisogno; spero che con la nuova politica qualcosa cambi e noi ce la metteremo tutta».
Il sindaco che ha già amministrato la città in tempi ormai lontani, è rimasto colpito dalle parole degli inquirenti che nel corso della conferenza stampa, che descrivevano un tessuto sociale manduriano quasi irrimediabilmente contagiato dalla criminalità organizzata. «Non conosco i particolari delle indagini - spiega - ma se i magistrati hanno dato un giudizio simile presumo abbiano le loro ragioni; evidentemente sul territorio esiste una diffusa realtà criminale che molti di noi non conoscono, ma da manduriano e da sindaco, devo dire che esiste anche un altrettanto diffuso tessuto sociale sano composto da persone per bene e oneste; proprio su questa parte della comunità deve ora puntare la nuova politica».
Le cose si complicano ancora quando si affronta l'argomento dei collegamenti tra criminalità e politica.
Per questo pesa come un macigno, oggi, la presenza, nelle carte dell'inchiesta «Cupola», del nome di un consigliere comunale di maggioranza, un imprenditore tra i maggiori premiati dalle urne, non indagato, anzi parte lesa perchè vittima di presunta estorsione da parte di elementi ben noti della malavita con i quali, dalle intercettazioni ambientali, emergerebbero buoni rapporti confidenziali. Il sindaco Pecoraro su questo punto si irrigidisce. «Non conosco le carte e spero che il consigliere, chiunque esso sia, riuscirà a chiarire la sua posizione; l'unica cosa che posso affermare - prosegue il sindaco - è che in campagna elettorale, durante i numerosi incontri che si fanno, è molto facile incontrare persone che nemmeno si conoscono a cui si chiedono appoggi. Non so sé sia questo il caso del consigliere di cui, ripeto, non conosco il nome - aggiunge il sindaco -, ma se le cose dovessero essere andate diversamente, magari comprendendo fatti seppure penalmente non rilevanti, ma eticamente e moralmente di una certa gravità, allora non esiterei a chiedere un passo indietro chiamando alle proprie responsabilità i dirigenti del suo partito».
Nazareno Dinoi
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19 commenti
Cosimo Malagnino
ven 16 ottobre 2020 03:28 rispondi a Cosimo MalagninoE' ASSOLUTAMENTE SCONCERTANTE LA DICHIARAZIONE :" NON CONOSCO LE CARTE... " E COSA ASPETTA ... CHE GLIELE LEGGANO QUESTE CARTE , O ALTRO ?
Cosimo Malagnino
ven 16 ottobre 2020 03:25 rispondi a Cosimo MalagninoNascondersi dietro affermazioni-dichiarazioni di non conoscere le carte ... non è assolutamente lecito legittimo e comprensibile!! Cakkio !!
Domenico
ven 16 ottobre 2020 06:13 rispondi a Domenico...Seguito. Finché legislatori, politici, forze dell' ordine e tutti gli organi preposti alla tutela dei cittadini non svolgeranno con efficacia continua il compito assegnato, gli onesti subiranno per paura l'azione di parassiti simili: il furto, la rapina , l'estorsione, il riciclaggio cederanno al ricatto e all'omertà, convivranno con a mentalità mafiosa giustificandola o, addirittura... imitando arroganza, prepotenza e scorciatoie.
roberto
ven 16 ottobre 2020 02:13 rispondi a robertoCaro addetto all'ufficio stampa del comitato 'Pecoraro sindaco', volevo informarLa che la campagna elettorale è finita da un po'. A me pare che la fantomatica task force di persone 'nuove' messa insieme dal neosindaco non sia poi così virtuosa ed in grado di far cambiare rotta alla nostra città. Io non sono mai stato, non sono e mai sarò in rapporti confidenziali con gente legata ad ambienti criminali. Il Signor Pecoraro dovrebbe escludere dal Consiglio questa figura su cui ricadono inquietanti sospetti che ne minano l'eticità, sarebbe un gesto molto significativo.
Domenico
sab 17 ottobre 2020 06:24 rispondi a DomenicoNonostante l'invereconda affermazione iniziale, mi astengo da repliche scendendo al livello delle sue supposizioni illogiche e prive di fondamento, ma condivido l'ultima frase. Pecoraro non sarà un santo però le tornerebbe utile studiare la sua storia politica: le eviterà di scrivere castronerie.
Domenico
ven 16 ottobre 2020 06:09 rispondi a DomenicoIl giudizio su chi sceglie di vivere togliendo agli altri, non rispettando le regole, usando la violenza, la minaccia o ricorrendo all' intimidazione più grande della privazione della vita, pone ognuno di fronte a scelte difficili. Tutti indistintamente, anche gli stessi malavitosi, spesso si dichiarano contro la delinquenza, partecipano a fiaccolate o a "dibattiti" in tal senso. La maggior parte della società, è costituita da persone per bene; ma non possiamo pretendere che sia rappresentata da eroi...Segue...
Angela
gio 15 ottobre 2020 05:23 rispondi a AngelaBisogna riflettere su quello che hanno detto i vertici delle forze dell'ordine e i magistrati e rispondere alla domanda: cosa facciamo noi per denunciare le illegalità piccole o grandi che si verificano e che ci passano davanti? E quante volte facciamo finta di niente?
Senza cuore
gio 15 ottobre 2020 05:16 rispondi a Senza cuoreSigno Lorenzo,qui non è da discutere cosa deve fare il sindaco. Dò per scontato che un coinvolgimento diretto di un consigliere porta alla richiesta di dimissioni. Salvo che l'interessato accetti di farlo. Il punto è altro: esiste omertà nella popolazione? sappiamo e non denunciamo? le mafie si contrastano in modo efficace se il tessuto sociale le respinge e collabora con le forze di polizia. Se il "tessuto sociale" è compromesso, puoi anche impiegare l'esercito, ma non basterà mai.Vorrei dire al sig. Lorenzo che chi delinque ai livelli mafiosi certamente non ha paura, ma cosa intende dire con "strano molto strano"? quasi che gli organi di polizia non facciano il loro lavoro? Mi sembra una sciocchezza, oppure non si capisce quello che si scrive. Cosa probabile.
Lorenzo
ven 16 ottobre 2020 08:50 rispondi a LorenzoQuello che per me è strano, non è detto che a Manduria sia altrettanto visto, come indica lei in maniera assolutista che il tessuto sociale è compromesso. Per me, ripeto a mio avviso la mentalità all'assuefazione del 'tanto non cambia nulla' è quella che, girando Manduria e le Marine si evince. Il degrado! Ovviamente il cittadino è racchiuso in una totale mancanza di fiducia. Contemporaneamente le Istituzioni, tutte, dovrebbero partecipare al cambio di mentalità e far emergere la fiducia del cittadino. Altrimenti nulla cambia e io e lei rimaniamo sulle nostre posizioni.
un cittadino
gio 15 ottobre 2020 02:57 rispondi a un cittadinoi processi mediatici sono all'ordine del giorno... vero è che basta sfogliare gli altri articoli per non trovare nessun commento.... ma parlare di tessuto malato non va bene... c'è sicuramente una buona parte di questa comunità che ha patito in prima persona decenni e decenni di intimidazioni più o meno celate... più o meno invasive ed invalidanti della libertà personale... di certo da un lato c'è tutta la cittadinanza che non vive e non riconosce il potere mafioso.... dall'altro tutte le frange organizzate o meno che tenderanno sempre e per sempre ad imporre il proprio predominio... con gli occhi di oggi possiamo vedere in maniera diversa quello che è successo in un passato non troppo lontano... ma la legalità dovrebbe essere ripristinata a tanti livelli del vivere "civile" ....
oronzo novolese
gio 15 ottobre 2020 02:22 rispondi a oronzo novolesemi suonano strane i commenti di pecoraro circa l'implicazione di un eletto della maggioranza. come lui non sa'. Non sa chi é. il nuovo corso inizia da qui: lo chiama e gli dice di dimettersi .altro chè IL PARTITO da cui proviene deve indurlo a fare questo. se era una colazione ben precostituita.il primo atto dovrebbe essere questo. poi si che possiamo parlare di nuova aria politica in comune.
Silvio
ven 16 ottobre 2020 08:27 rispondi a SilvioVERO
Lorenzo
gio 15 ottobre 2020 12:49 rispondi a LorenzoStrano che in una cittadina con parecchie sedi ufficiali delle forze dell'ordine, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e, ma si mettiamoci anche la quarta 'forza' fresca di tecnologia ( drone), la Polizia Locale, dicevo strano che le Mafie attecchiscano sul territorio, facendo ciò che imputano gli inquirenti. Strano molto strano, non hanno timore?
Manduriano
gio 15 ottobre 2020 12:15 rispondi a MandurianoPrevalga il buon senso dell'interessato mettendosi da parte comunque. In caso contrario sono certo che il Sindaco sa bene come muoversi. Inutile tante parole e tanti commenti.........
Domenico Scialpi
gio 15 ottobre 2020 11:35 rispondi a Domenico ScialpiMa quanto è facile e bello fare la morale agli altri. Prima di giudicare mettetevi nei panni di chi c è capitato in questa storia.
cittadino
gio 15 ottobre 2020 10:40 rispondi a cittadinoLe parole ,purtroppo non bastano più , c'è bisogno; urgente ,necessario ed inderogabile, di fatti.. quindi una netta e precisa presa di posizione che con concretezza (richieste ufficiali di eventuali dimissioni) separi la "parte sana" da quella malata. E' Suo dovere ,sindaco,.. lo faccia !!!
Ufo
ven 16 ottobre 2020 08:28 rispondi a Ufo??
Senza cuore
gio 15 ottobre 2020 08:22 rispondi a Senza cuoreBelle parole quelle del sindaco, anche se appaiono di circostanzae un poco banali, tipo: Manduria noè solo questo, qui c'è gente onesta che lavora ecc. ecc. Ovvio che la stragrande maggioranza delle persone, qui come altrove, non ha nulla a che vedere con questi fenomeni. Giusto anche l'apprezzamento per la magistratura e le forze dell'ordine. Vorrei far notere, però, come in nessuno degli articoli da voi pubblicati vi sono commenti dei lettori. Nemmeno dei soliti leoni della tastiera. Vorrà dire qualcosa a proposito di pervasività del tessuto sociale e omertà? Valgono le tre regole del non vedo, non sento, non parlo?
Un lettore
gio 15 ottobre 2020 08:32 rispondi a Un lettoreGià, lo avevo notato anche io. Tutti i leoni da tastiera sono diventati gattini, e sa perchè? Perchè hanno paura, paura di possibili ripercussioni da parte dinqualcuno che ancora non è stato arrestato a causa di una possibile parola fuori posto scritta qui.