
Il sindaco di Sava, nel tarantino, Dario Iaia, è risultato positivo al coronavirus. Una decina di suoi famigliari ed altrettante persone con cui il primo cittadino ha avuto contatti stretti nell’ultima settimana, sono in isolamento domiciliare e tra oggi e domani saranno sottoposti a loro volta al test oro faringeo. La fonte del contagio, quasi certamente, è quella politica. Il sindaco Iaia, infatti, coordinatore provinciale del partito Fratelli d’Italia, è reduce di un'intensissima campagna elettorale nel corso della quale ha incontrato numerosissimi esponenti politici tra cui un esponente dello staff di Raffaele Fitto, anche lui già positivo al Covid-19. Da quello che è possibile ricostruire sulla base delle indiscrezioni e qualche conferma circolate insistentemente negli ambienti politici del centrodestra delle due province, pare che sia stato uno strettissimo collaboratore di Fitto il primo a manifestare i segni tipici del contagio, con febbre alta e tosse proprio la sera della chiusura della campagna elettorale quando la piazza di Maglie si è riempita per salutare il senatore locale nel suo comizio con cui ha concluso l’estenuante corsa per la riconquista della Regione confermata poi ad Emiliano. Una lunga catena di contagi, insomma, che sarebbe partita da Maglie per raggiungere il tarantino e chissà dove altro ancora. L’ex presidente della Regione Puglia e la sua famiglia, sono stati anche loro posti in isolamento e tutti sono in attesa del risultato del tampone che si saprà nella giornata odierna. Si dovrà attendere domani, invece, per conoscere l’esito dell’esame a cui si sottoporranno una ventina di famiglie di Sava e di altri comuni limitrofi che hanno avuto contatti certi con il sindaco Iaia.
Tra questi, oltre ai parenti del primo cittadino, anche tre coppie di amici che sabato sera sono stati a cena in un locale del versante orientale della provincia ionica. Il dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto, già super impegnato su altri fonti (ne parliamo in altra parte del giornale), sta cercando di ricostruire i contatti degli ultimi sette giorni prima che al sindaco si presentasse la febbre. Per cautela, fa sapere una fonte molto vicina alla famiglia Iaia, nessuno dei figli si è recato a scuola che a Sava apriva proprio ieri. La diffusione della notizia ha seminato il panico in paese. Tra i dipendenti del comune, innanzitutto, dove ci si è cominciati ad interrogare ricordando il momento dell’ultimo saluto o contatto di lavoro avuto con il sindaco e i suoi assessori. Nei giorni scorsi, ha ricordato qualcuno, Iaia ha presenziato ad alcune inaugurazioni pubbliche e ancor prima, in campagna elettorale, ha tenuto incontri e riunioni istituzionali e di partito. Non è sfuggita neanche l’attività professionale di avvocato svolta da Iaia in questi giorni, fortunatamente rallentata proprio dall’impegno politico ed elettorale. «Sempre con la mascherina addosso», assicurano dal suo entourage. Intanto Iaia che è ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto, sembra aver già risposto alle cure. Da una prima mappatura del «cluster Fitto-Iaia», si può ipotizzare sinora almeno una sessantina di persone in isolamento e due positivi certi. Numero che tra oggi e domani potrebbero salire.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Ivano Muraro
ven 25 settembre 2020 10:28 rispondi a Ivano Muraromaledetta sedia