“Il 30 dicembre scorso è stata approvata dalla giunta regionale una delibera che disattende i principi e le linee guida che pure l’avrebbero dovuta ispirare, e penalizza e mortifica profondamente due territori e comunità, secondo logiche incomprensibili”.
Per questo il consigliere regionale Luigi Morgante, componente della VI Commissione, ha chiesto al presidente della stessa, Domenico Santorsola, l'audizione in tempi serrati dell’Assessore al Lavoro, Formazione Professionale e Istruzione, Sebastiano Leo, e del Direttore di Dipartimento Prof. Michele Laforgia, in merito al Piano regionale di dimensionamento scolastico e programmazione dell’offerta formativa per il biennio 2020/21 e 2021/22. I casi sollevati da Morgante sono quelli relativi all’Istituto Comprensivo Don Bosco di Manduria e all’I.I.S.S. Bellisario di Ginosa. In particolare, il consigliere chiede di conoscere le motivazioni che hanno indotto la giunta ad accorpare la scuola primaria ‘Don Bosco’, di Manduria, con la scuola primaria “Morleo” di Avetrana, con l’indicazione “politica” della sede di dirigenza in quest’ultima, nonostante la presenza di un numero maggiore di alunni della scuola Don Bosco. “L’Ufficio Scolastico Regionale ha chiaramente indicato che, in caso di accorpamento tra diverse scuole e istituti, la sede della dirigenza va mantenuta in quello che presenta un maggior numero di alunni - come nel caso specifico il Don Bosco di Manduria -: un criterio che è stato ignorato e calpestato" sottolinea.
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