Prime sfilacciature, o imbarazzanti incomprensioni, nel gruppo locale di Puglia Popolare, in merito all’annunciato appoggio del movimento alla candidatura di Michele Emiliano per la riconferma della presidenza della Regione Puglia. A prendere le distanze da tale ipotesi, oggi, è stato Marcello Venere. L’ex consigliere comunale che con Arcangelo Durante, Giorgio Duggento e Antonio Giuliano ha aderito recentemente al gruppo di centro fondato dal senatore Massimo Cassano, evidentemente all’oscuro di quanto il suo movimento aveva deciso («Insieme agli amministratori, agli amici ed ai simpatizzanti del nostro movimento sosterremo, con convinzione, il candidato Presidente Michele Emiliano alle elezioni primarie di domenica 12 gennaio», recitava una nota), ha commentato così la notizia: «Caro direttore della Voce, non lo so da dove o da chi ha attinto queste informazioni. Per quanto mi riguarda sono totalmente false, smentisco categoricamente il tutto. Segue comunicato».
Nel pomeriggio è poi arrivato un comunicato stampa di “Puglia Popolare”, ma su un altro argomento. «Sulla questione "depuratore" – si legge - le responsabilità politiche sono chiare e note». Nella breve nota che non chiarisce l’equivoco sollevato da Venere circa l’asserito o meno appoggio del movimento al governatore uscente, si ripercorre la nota vicenda del depuratore consortile attribuendo esclusive colpe alla passata amministrazione. «Presto, in una conferenza stampa - concludono i centristi – racconteremo i fatti, politici ed amministrativi, che hanno impedito lo spostamento verso l'entroterra del nuovo depuratore, oggi destinato ad imbruttire la nostra meravigliosa costa».
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