Giovedì, 10 Luglio 2025

Politica

La replica del gruppo di maggioranza

Il grillino nelle carte dell'antimafia, botta e risposta tra Breccia e M5S

Cinque stelle Cinque stelle | © La Voce di Manduria

Botta e risposta tra il consigliere di opposizione, Mimmo Breccia e il Movimento 5 Stelle di Manduria che in un comunicato stampa provano a smentire la presenza di un loro esponente che occupa un posto nel consiglio comunale.

«Ad oggi – scrivono i grillini -, nessuno dei nostri consiglieri comunali eletti è stato raggiunto da alcun avviso di garanzia, misura interdittiva o altro».

«In effetti non ho mai detto che fosse stato indagato - replica Breccia – ho detto e ripeto che un consigliere del loro movimento è stato intercettato mentre, secondo gli investigatori dell’antimafia, chiedeva supporto elettorale per il suo gruppo politico ad alcuni esponenti della malavita; questo ho detto e questo ripeto».

I grillini nostrani, sempre nel loro comunicato, ammettono poi qualcosa. «I fatti riportati dal consigliere Breccia e prontamente rilanciati, come sempre accade ultimamente da un giornale online locale – scrivono -, afferiscono a fatti accaduti nel 2013 (ben 8 anni fa) e oggetto di un’inchiesta nel 2017, che vede coinvolte persone vicine alla politica dell’epoca, anche con provvedimenti restrittivi, ma che non hanno mai minimamente sfiorato nessuno degli attivisti e dei consiglieri del Movimento 5 Stelle».

Risponde Breccia. «Ovvio che non è stato indagato: non venne eletto, questa volta sì, però, e sta con Pecoraro». Il leader del gruppo Manduria Noscia, ricordando come quella inchiesta di 4 anni fa ha poi portato allo scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa, chiarisce così la sua visione del problema e insiste: «Che posizione hanno il sindaco ed il gruppo consigliare di questo consigliere in merito a questi fatti? È opportuno forse fare una dichiarazione ufficiale e prendere le distanze da certi comportamenti visto il momento storico e delicato che vive la nostra città?».

Il dibattito si arricchisce su Facebook. Ne prende parte il capogruppo grillino, Vito Perrucci, estraneo ai fatti denunciati dal consigliere Breccia (a destra nella foto) che scrive: «Qualcuno dall’alto della sua competenza vuole sostituirsi alla magistratura e alle forze di polizia». Sempre sul social gli risponde Sabrina Lanzillotti che richiama l’attualità. «Mi permetto di ricordarle che chi vuole sostituirsi alla magistratura è il vostro “papà” Grillo che ha appena deciso che l’accusa di stupro contro suo figlio non sussiste».

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6 commenti

  • Giuseppe
    mer 21 aprile 2021 08:24 rispondi a Giuseppe

    Dopo una settimana del primo lockdown l'Italia non aveva più soldi per le pensioni,dopo più di un anno oggi siamo tutti un numero in questa guerra silenziosa dove la gente muore senza ancora capire da dove arriva questo virus e se i vaccini sono veramente vaccini o un veleno,milioni spariti,persone indagate che si arricchiscono e che non verranno mai punite,la nostra Italia è questa è noi Italianti non abbiamo voglia di cambiarlo questo paese,perché ognuno pensa alla propria vita...se non si fanno scioperi,naturalmente in modo civile,non andremo da nessuna parte,perché ognuno di questi politici combattera' per la propria poltrona e non per noi,in questo paese per antonomasia la prima regola è fregare il prossimo e questi sono i risultati..uno schifo...

    • Enzo
      ven 23 aprile 2021 10:25 rispondi a Enzo

      Bravo Giuseppe! Concordo pienamente!! Purtroppo dura REALTA' !!!!!??

  • Giancarlo
    mer 21 aprile 2021 07:32 rispondi a Giancarlo

    La logica suggerisce che Breccia mente. Quand'anche avesse tra le mani carte che non dvorebbe avere (spiego dopo), se fosse vero che un politico intercettato fortuitamente in colloqui con persone sotto indagine, avanzava tali proposte, allora avrebbe commesso quanto meno il reato di istigazione a delinquere, che rimane anche se il reato di voto di scambio non si è consumato. Più probabile che Breccia interpreti normali richieste di appoggio fatte dai politici a destra ed a manca, come tentativi di scambio, specie se l'indagato non è un pregiudicato noto da cui aspettarsi del marcio. Ricordo che la riservatezza di un'indagine è innanzi tutto a difesa dell'indagine, poi dell'impianto accusatorio che ne deriva eventualmente. Quindi SE Breccia ha qualcosa in mano è un fatto gravissimo.

  • matteo smeraldi
    mer 21 aprile 2021 02:19 rispondi a matteo smeraldi

    il salvini di manduria noscia, cavalcare l'onda del dissenso popolare per arrivare là dove oggi sono seduti gli altri. A scanso di equivoci premetto fin da ora che sono diventato apolitico negli ultimi 10 anni e che non sono simpatizzante di pecoraro e company tutta, ma leggendo gli articoli qui su la voce è questa l'idea che mi sono fatto dell'oppositore Breccia.

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