È prevista per oggi, venerdì 8 novembre, nel Tribunale di Taranto, l’udienza preliminare a carico dei si cacciatori manduriani accusati di avere ucciso un daino fuggito da un allevamento di Torricella che si era stabilizzato nelle campagne manduriane. Il giudice delle udienze preliminari, Giuseppe Tommasino, deciderà se rinviarli a giudizio così come ha chiesto il pubblico ministero Mariano Buccoliero che gli contesta il concorso nell’uccisione della specie protetta e, per uno i di loro, la detenzione illegale di cartucce calibro 7,65 e l’omissione della custodia con la dovuta negligenza di una pistola Beretta dello stesso calibro. I fatti per i quali si procede sono avvenuti ad ottobre del 2017.
L’animale si aggirava tra gli uliveti sulla via per San Cosimo alla Macchia quando fu intercettato e ucciso. Queste, almeno, sono state le conclusioni delle indagini condotte dalla polizia di Manduria che ha identificato i sei uomini, tutti manduriani con la passione per la caccia.
I difensori degli indagati oggi, in sede di apertura d’udienza, potranno chiedere riti alternativi per i propri assistiti. In quella stessa occasione si costituiranno parte civile il «Wwf Italia», l’associazione «Azzurro Ionio» e l’Associazione Le.I.D.A.A. rispettivamente con gli avvocati Barbara Malagnino, Gabriella Eletti e Monica Abbrescia.
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