Giovedì, 25 Aprile 2024

Cultura

L’idea dell’architetto Moscogiuri e di Faiella che avrebbero già preso contati con professionisti del mondo accademico

?L’appello dell’architetto: salviamo la chiesa delle Scuole Pie

Chiesa del Carmine Chiesa del Carmine | © La Voce di Manduria

«Aiutateci a salvare la nostra e vostra chiesa, urge un serio e completo restauro di tutto il sacro edificio sia esternamente sia internamente; bisogna recuperare tale bellezza prima che sia troppo tardi». La chiesa in questione è quella del Carmine o delle Scuole Pie, la più in vista della città Messapica perché si affaccia sulla centralissima Piazza Garibaldi, ma anche la più danneggiata e non presa in considerazione dalle istituzioni, secondo l’architetto Giuseppe Moscogiuri e il coordinatore del Forum Cultura, Simone Faiella, entrambi del movimento “Manduria Libera, che lanciano così un appello rivolto «a tutta la comunità manduriana, salentina, pugliese ed anche ai tanti nostri amici stranieri (fra cui una folta comunita? tedesca e non solo), che soggiornano a Manduria».

I due esperti portano all’attenzione dell’opinione pubbliche e degli enti preposti alla tutela e conservazione dei bani architettonici e storici della città lo stato in cui si trova l’antico edificio sacro. A partire dal maestoso frontespizio che si presenta con un marcato decadimento ed usura causati dal tempo con le statue sul timpano «vergognosamente ingabbiate perche? totalmente danneggiate». La fotografia delle rovine prosegue anche all’interno. «Il deterioramento della chiesa – denunciano i due professionisti - si riscontra anche nel sacro edificio dove son ubicate «le magnifiche quarantadue tele di ispirazione caravaggesca e scuola napoletana dei Bianchi che sono in taluni punti divelte, in tal altre tarlate, ed in tutte si nota un forte scolorimento che risalta agl’occhi anche del “non esperto” in campo artistico». A cio? si aggiungerebbero gli affreschi posti all’interno sulla cupola della chiesa, «alcuni sbiaditi ed altri del tutto scomparsi: questo perche? – prosegue la denuncia - per molti, tanti e troppi anni sulla sommita? della cupola v’erano delle piccole crepe che facendo penetrare l’acqua piovana».

L’idea dell’architetto Moscogiuri e di Faiella che avrebbero già preso contati con professionisti del mondo accademico, sarebbe quella di creare un comitato “ad hoc” composto da esperti al fine di restaurare e salvaguardare il monumento.

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