Sabato, 5 Luglio 2025

Cultura

Il corso di Di Monopoli e Caraglia, le cui iscrizioni sono aperte da oggi, si terrà il 14 e il 15 marzo per conto della Holden a Lecce, presso l’Hotel Santa Chiara

Due artisti manduriani per la Scuola di Alessandro Baricco e Oscar Farinetti

Locandina Locandina | © La Voce

Lo scrittore Omar Di Monopoli e l’attrice Sandra Caraglia sono entrati a far parte della prestigiosa struttura didattica della Scuola Holden di Torino grazie a un originale corso di scrittura e recitazione che si terrà a Lecce, a metà marzo.

I due artisti messapici, entrambi molto attivi nei rispettivi ambiti, inaugurano con questo particolare insegnamento una collaborazione prevedibilmente proficua con quella che è, a tutti gli effetti, la prima e la più nota delle scuole di scrittura in Italia. Nata negli anni Novanta dall’idea di un pugno di innovatori decisi a portare nella nostra penisola un concetto molto americano di «officina per narratori» libera da condizionamenti pubblici e laccioli burocratici, la scuola e oggi di proprietà di quattro soci: Carlo Feltrinelli, l’editore, Alessandro Baricco, lo scrittore, Oscar Farinetti, l’inventore di Eataly, e Andrea Guerra, uno dei migliori manager d’Italia. Negli anni per le aule dell’istituto torinese sono passate le personalità più insigni della nostra cultura (da Renzo Piano a Gabriele Salvatores) e oggi la struttura forma creativi di ogni tipo (tv, editoria, cinema) vantando anche un corso di laurea, quello in Scrittura, unico in tutta Europa.

Il corso di Di Monopoli e Caraglia, le cui iscrizioni sono aperte da oggi, si terrà il 14 e il 15 marzo per conto della Holden a Lecce, presso l’Hotel Santa Chiara, e sarà strutturato in due cicli da 8 ore al giorno. L’idea è di coniugare la scrittura con la recitazione, allestendo cioè un laboratorio che, oltre a fornire alcuni strumenti base per la stesura di un oggetto narrativo compiuto (incipit, dialoghi, personaggi, trama), dia modo di testare la fluidità e il valore del testo creato attraverso una rapida messa in scena: l’attrice impersona i personaggi (o accompagnerà gli stessi autori a farlo) recitando tutte le scene prodotte durante il corso. Recitare uno scritto alla stregua di una pièce teatrale permette infatti di comprendere ed eventualmente correggere quali sono i punti deboli dell’opera: il ritmo, la profondità, l’effetto comico o quello drammatico.


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