
Uno dei tanti dolorosissimi e inaccettabili casi di morte cardiaca improvvisa su giovanissimi ha cancellato per sempre il sorriso in una famiglia di imprenditori manduriani. La loro figlia di quindici anni, Valeria Palummieri, è morta ieri durante una lezione di didattica a distanza. Frequentava il secondo anno del liceo artistico Vincenzo Calò di Grottaglie e ieri mattina era collegata dalla sua camerette per seguire le lezioni. Era da sola quando è stata colta dal malore e ad accorgersi di quanto era successo é stato il fratello di 12 anni che ha chiamato la madre, in quel momento il padre non era in casa. La ragazza era esamine per terra. Mentre cercavano di svegliarla hanno chiamato il 118 chiedendo di fare presto.
La malasorte però ha voluto che i due mezzi di soccorso più vicini, quelli di Manduria e Sava, fossero impegnati in altri interventi così la centrale operativa di Taranto ha tempestivamente attivato l’ambulanza con infermiere a bordo della postazione di Torricella e un altro mezzo con medico a bordo del 118 di Francavilla Fontana. Il primo ad arrivare è stato l’equipaggio di Torricella che ha iniziato a praticare le manovre rianimatorie e subito dopo l’ambulanza medicalizzata di Francavilla che ha proseguito con le attività avanzate. I tentativi sono proseguiti per quasi un’ora, tutti inutili perché il cuore della quindicenne, nonostante le terapie farmacologiche e tutte le manovre del caso, non ha più ripreso a battere. Tutto questo mentre i genitori e il fratello minore andavano da una stanza all’altra in cerca di un un miracolo che non c’è stato. Un dolore che non si può raccontare ha accolto la notizia che la dottoressa intervenuta dal brindisino ha dovuto dare. La casa situata nelle campagne della frazione manduriana si è in poco tempo riempita di altri parenti e vicini richiamati dalla presenza di tante ambulanze ed anche di una macchina dei carabinieri che qualcuno avrà chiamato durante l’attesa dei soccorsi.
I genitori di Valeria sono molto conosciuti. A Manduria gestiscono una frequentatissima pizzeria che si trova sulla principalissima via Roma. Un locale molto frequentato da giovanissimi dell’età della loro Valeria che, attratta dall’arte, aveva scelto uno dei corsi sperimentali dell’istituto artistico Calò della città delle ceramiche rinunciando alla comoda sede distaccata di Manduria che offre i corsi ordinari. E ieri come ogni mattina stava seguendo la lezione dal computer di casa. Quando qualcosa sarà successo al suo giovane organismo. Sicuramente sarà stato qualcosa all’improvviso che non ha dato il tempo alla ragazza di chiedere aiuto. I suoi genitori, infatti, non hanno sentito nessun rumore né tantomeno un urlo o un lamento. Non si sa nemmeno quanto tempo è passato prima che il fratello aprisse quella porta trovandosi di fronte la sorella distesa sul pavimento.
Oggi pomeriggio alle ore 16 sono previsti i funerali che si terranno nell’unica chiesa di Uggiano Montefusco. Il rito si svolgerà nel rispetto delle norme sul distanziamento con non più di 32 persone presenti in chiesa scelti tar i parenti più stretti. Non mancherà il pubblico all’esterno, sempre nel rispetto delle norme anti Covid, per dare conforto alla famiglia distrutta da una simile tragedia.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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4 commenti
Francesco Ferretti De Virgilis
dom 13 dicembre 2020 09:55 rispondi a Francesco Ferretti De Virgilisl'ASL ci toglie la postazione del 118, trasforma il nostro ospedale in presidio covid togliendoci la possibilità dei pronto intervento= una bambina muore per arresto cardiaco, una ragazza muore per incidente dove arriva prima il carroattrezzi dell'ambulanza. Insieme facciamo capire che le cose e devono cambiare ....adesso.
Modeo Maria
sab 27 febbraio 2021 07:41 rispondi a Modeo MariaNon potrei essere più d'accordo. Sono la madre di Valeria.
Oronza Nardelli
dom 13 dicembre 2020 08:16 rispondi a Oronza NardelliChe strazio! Tutta la mia vicinanza ai genitori e il fratellino, li abbraccio forte!
Modeo Maria
sab 27 febbraio 2021 07:40 rispondi a Modeo MariaGrazie del pensiero, sono la madre di Valeria. È un dolore troppo grande. Aspetto che mi venga a prendere.