Ore d’angoscia per quattro famiglie manduriane i cui figli frequentano il liceo scientifico Francesco Ribezzo di Francavilla Fontana dove è esploso il caso della professoressa contagiata dal coronavirus. La professionista di cinquant’anni che è ricoverata nel reparto infettivi dell’ospedale Perrino di Brindisi, è la docente di scienze con la quale hanno avuto lezioni sino al giorno prima che in tutta Italia si sospendessero le attività scolastiche per effetto della prima emergenza nazionale del Covid-19. La doccia fredda è arrivata a tutte le famiglie mercoledì 11 marzo con una comunicazione a firma del dirigente dell’istituto, Vincenzo Sportillo. Poche righe che hanno gettato tutti nello sconforto. «Si comunica che in data odierna, a seguito di comunicazioni telefoniche con la Asl di Brindisi, prevenzione malattie infettive – si legge -, si è provveduto a comunicare allo stesso ufficio i nominativi delle persone della scuola che probabilmente sono venute a contatto con il paziente risultato positivo all’infezione da Covid 19. Il dirigente medico – prosegue la nota del preside - ha disposto, telefonicamente, la necessità della quarantena per quanti siano venuti a contatto con il docente ed ha assunto il compito di provvedere tramite il proprio ufficio agli adempimenti previsti dalle recenti norme. Pertanto - conclude - la scuola sarà chiusa fino a nuove disposizioni».
Immediatamente le famiglie interessate si sono sottoposte ad auto quarantena in attesa di comunicazioni da parte delle autorità sanitarie che almeno sino a ieri non erano arrivate.
«Siamo disperate, nessuno ci fa sapere niente, oggi poi apprendiamo che non dovremo neanche preoccuparci e di dimenticare tutto come se tutto non fosse successo», dice una delle madri che ieri ha ricevuto un’altra comunicazione da parte della scuola. A scriverla è sempre il preside Sportillo che tranquillizza tutti, o almeno ci prova: «Nessuno è in quarantena se non riceve personali disposizioni dall’ufficio prevenzione della Asl 2 di Brindisi». E ancora. «La scuola riaprirà per le attività amministrative dopo che si sarà provveduto a sanificare gli ambienti».
Nessuno degli alunni della provincia di Taranto ha ricevuto comunicazioni da parte delle autorità sanitarie. «Quindi i nostri figli possiamo mandarli tranquillamente a fare la spesa? E possono stare insieme ai loro cugini», si chiedono i genitori molti dei quali hanno deciso di rispettare l’isolamento fiduciario in casa.
Qualcuno ha anche contattato gli uffici del dipartimento di prevenzione della Asl di Taranto i quali non avrebbero ricevuto notizie dai loro omologhi del brindisino. Molto preoccupati e maturi sono invece gli alunni del liceo che nella chat dei rappresentanti d’istituto scrivono: «Dobbiamo essere pazienti e rispettare tutte le regole, perché la punizione ora non è più una nota o un 4 sul registro elettronico. Siamo certi che non ci sia neanche bisogno di ribadire tutto ciò, mi raccomando a tutti, ci sentiamo e speriamo ci vediamo presto».
Intanto sarebbero stazionarie le condizioni di salute della professoressa che, pare, abbia trascorso le feste di carnevale in un centro del bergamasco.
Nazareno Dinoi
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1 commento
Licio de Stefano
ven 13 marzo 2020 09:49 rispondi a Licio de StefanoLa stessa situazione ad Oria. Nessuna comunicazione ufficiale, solo buon senso