
Dopo quasi cinque anni dal ricorso presentato contro il piano di riordino ospedaliero che penalizza l’ospedale di Manduria, il Tar di Bari si è definitivamente espresso respingendolo. I giudici, però, non si sono espressi nel merito dell’opposizione, ma solo sulla carenza di interesse di chi lo aveva presentato. Tecnicamente, quindi, la controversia è stata chiusa per improcedibilità. Il ricorso era stato presentato dal sindacato di base della provincia di Taranto e dalla dirigenza medica dello stesso Usb che censurava in particolare la legittimità e «l’eccesso di potere per dedotta irrazionalità e incoerenza degli apprezzamenti della Regione Puglia» che attribuiva alla struttura ospedaliera della Valle d’Itria dei requisiti che secondo i ricorrenti sarebbe stati giudicati al rialzo. A differenza di quelli attribuiti al Giannuzzi di Manduria che sarebbe stato per questo penalizzato. A conferma di questo, nei suoi motivi di ricorso, il sindacato evidenziava, da parte degli uffici regionali, una lettura in contrasto con quanto stabiliva il Decreto ministeriale 70 del 2015 in materia di attribuzione delle qualità necessarie per la classificazione degli ospedali (popolazione servita, specialità presenti, storico dei ricoveri, viabilità ed altri parametri).
Al ricorso si erano costituiti la Regione Puglia e il comune di Martina Franca. Non si erano costituiti invece la Asl di Taranto e il comune di Manduria (quest'ultimo non chiamato in causa ma comunque interessato per scopo).
Con memoria depositata dai suoi avvocati, la Regione Puglia ha eccepito la sopraggiunta improcedibilità in quanto le parti avevano impugnato solo alcuni degli atti del complesso procedimento sia programmatorio sia poi attuativo, tutti concernenti il riordino ospedaliero nella provincia interessata. Nel frattempo la Regione aveva emanato altri provvedimenti che consolidavano il modello organizzativo del piano di riordino, contro i quali lo stesso sindacato avrebbe dovuto proporre analogo ricorso. «La parte ricorrente, pur costituita, non ha replicato», scrivono i giudici del Tar di Bari che nella seduta dell’altro ieri si sono definitivamente espressi. «Pertanto - si legge nella sentenza pubblicata l'altro ieri -, reputa il Collegio sia maturata una causa sopraggiunta ostativa alla pronuncia nel merito del ricorso, avendo perso interesse parte ricorrente alla decisione dello stesso, in ragione della mancata impugnativa dei successivi atti rilevanti».
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2 commenti
Gregorio 1
dom 3 aprile 2022 07:01 rispondi a Gregorio 1Conclusione : Non c'è sostanza nella nostra politica locale !!! BINCHILI TI FAI E CORCHILI !!!
mino
gio 31 marzo 2022 10:43 rispondi a minocome x dire ntra lu culu a manduria e paesi limitrofi che usufruiscono di questo ospedale. CHE RABBIA.