
I carabinieri della stazione e della compagnia di Manduria hanno arrestato ieri notte, in flagranza di reato, un 16enne manduriano per l’ipotesi di tentato omicidio e porto abusivo di arma. L’arrestato, al culmine di una lite avvenuta a Uggiano Montefusco per motivi in corso di accertamento, avrebbe estratto un coltello sferrando all’indirizzo di un 19enne diversi fendenti.
Un gravissimo fatto di sangue che coinvolge i giovanissimi, tra cui un minorenne, macchia ancora una volta la vita cittadina del territorio Messapico. Questa volta il teatro del misfatto è la piccola frazione manduriana di Uggiano Montefusco dove un diciannovenne è stato ferito gravemente con delle pugnalate al petto e ad altre parti del corpo e per questo è ricoverato con la prognosi riservata. E dove un sedicenne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio.
L’episodio che ha sconvolto le famiglie dei due protagonisti e l’intera comunità ci circa 1600 anime, è avvenuto nella tarda serata dell’altro ieri quando una lite tra ragazzi si è trasformata in tragedia. Non si sa bene ancora come si siano svolti i fatti, è certo invece che un ragazzo poco più che maggiorenne si trova ora ricoverato nel reparto di chirurgia toracica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per gli esiti di diverse pugnalate che lo hanno raggiunto al torace e alle braccia. Sono tre le ferite più gravi al petto, una delle quali avrebbe raggiunto il polmone perforandolo. Le sue condizioni sono considerate gravi ma, salvo complicazioni, non rischierebbe la vita. Il presunto autore che ha compiuto da poco i 16 anni di età, è stato invece affidato ai genitori con l’obbligo di domicilio (gli arresti domiciliari per i minori), disposto dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Taranto. Deve rispondere della pesante accusa di tentato omicidio.
Il ferimento sarebbe avvenuto in un luogo imprecisato dei giardini pubblici della frazione di Uggiano Montefusco dove i due, da soli o in compagnia di altri non è dato sapere, si sarebbero confrontati per ragioni ignote. La lite sarebbe poi degenerata nel peggiore dei modi quando è comparsa un’arma da taglio, forse un coltello a punta. A quel punto le cose sono precipitate e il più grande è stato sopraffatto e raggiunto da diversi fendenti che lo hanno tramortito.
Qualcuno ha poi accompagnato il ferito al pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria dove i sanitari lo hanno sottoposto alle cure d’urgenza del caso e dopo gli esami radiografici lo hanno trasferito con codice rosso all’ospedale di Lecce.
Al Giannuzzi, con lo stesso gruppo di ragazzi che accompagnavano il primo ferito, si è presentato anche il minore che presentava evidenti macchie di sangue sugli indumenti. A quel punto il personale del pronto soccorso ha allertato i carabinieri della compagnia di Manduria che hanno inviato sul posto una pattuglia. I militari oltre a raccogliere la testimonianza del ferito e del minorenne, hanno sentito anche alcuni ragazzi che li accompagnavano per cercare di ricostruire l’accaduto. Non si conosce al momento la versione riferita dai due ragazzi, si sa invece che il più piccolo è stato dichiarato in stato di fermo con l’affidamento ai genitori i quali hanno nominato l’avvocato Luigi Marra come difensore di fiducia del figlio minorenne la cui arma utilizzata per il ferimento è stata sequestrata dai carabinieri.
I due protagonisti sono incensurati e al momento non si hanno elementi certi per poter incorniciare la brutta storia nel triste fenomeno del bullismo piuttosto che nell’orbita della microcriminalità. Entrambi i casi non sarebbero una novità in un territorio già pesantemente compromesso da fatti di cronaca anche cruenta che hanno avuto come protagonisti «ragazzi terribili». Impossibile dimenticare la banda dei cosiddetti «orfanelli» che per anni avrebbero seviziato il pensionato con disabilità psichiche, Antonio Stano, morto, secondo l’accusa, per le sofferenze subite. Nella vicina Sava, distante quattro chilometri da Uggiano Montefusco, un altro fatto di cronaca ha visto come vittima un disabile divenuto bersaglio di una baby gang i cui componenti sono stati processati e quasi tutti condannati.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
2 commenti
Marco
ven 11 febbraio 2022 12:03 rispondi a MarcoUna decina di sberle aiuterebbe a dimenticare
antonio
ven 11 febbraio 2022 06:48 rispondi a antonioun paio d'anni a pulire i bagni delle RSA, sarebbero un vero toccasana per questi "fannulloni"