Sono stati 183 gli eventi odorigeni che i manduriani hanno segnalato all’Arpa nel 2021. La concentrazione maggiore si è avuta tra luglio e agosto con ben 113 denunce trasmesse telematicamente nell’apposita applicazione del portale dell’Agenzia regionale per l’ambiente che permette di segnalare disturbi olfattivi nell’aria con l’indicazione dell’ora, della presumibile provenienza e della descrizione dell’odore percepito. Quella più ricorrente è stata la puzza di «spazzatura o rifiuto» (77 volte), seguita da «pungente, acre» e poi da «putrido» e «rancido». Solo 11 segnalatori hanno descritto l’odore di «fogna-letame».
Il dettagliatissimo report è stato snocciolato dal direttore del dipartimento tarantino dell’Arpa Puglia, Vittorio Esposito, nel corso del tavolo tecnico sui cattivi odori nella città Messapica voluto dal sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro. Il primo cittadino ha convocato, oltre all’Arpa, i rappresentanti legali degli impianti di trattamento rifiuti, «Eden 94», «Manduriambiente» e della piattaforma di trasformazione biomasse di proprietà di «Enel-Energia».
Dall’analisi dei dati sulle segnalazioni ricevute da Arpa e da verifiche sul territorio, è stata appurata una sostanziale diminuzione delle fastidiose emissioni ma anche la loro origine individuata in direzione Nord e specificatamente dalla zona delle due discariche situate sulla Manduria San Cosimo alla Macchia. I presenti hanno preso atto delle dichiarazioni del rappresentante di Eden 94 il quale ha annunciato il completamento della copertura del nuovo capannone che dovrebbe eliminare il problema. Sotto osservazione anche l’impianto di biogas di Manduriambiente come pure, ma sicuramente in maniera marginale, il depuratore di Manduria.
Ancora presto per scrivere la parola fine all’annoso problema che da anni attanaglia i manduriani. Come ha fatto notare l’Arpa, infatti, il fenomeno odorigeno si potenzia nei mesi più caldi dell’anno per cui bisognerà attendere qualche mese per le necessarie verifiche. La guardia resterà sempre alta, si è raccomandato il sindaco, accogliendo la disponibilità del direttore Esposito a rivedersi tra qualche settimana e poi calendarizzare gli incontri almeno ogni sei mesi per fare il punto della situazione.
Il sindaco Pecoraro che aveva già dato mandato agli uffici comunali addetti al controllo di fare il possibile per stroncare il fenomeno, non trascurando nemmeno la strada della repressione con l’interessamento della struttura legale dell’ente, pronta, all’occorrenza, a coinvolgere la magistratura, è parso soddisfatto per gli esiti della riunione che non sarà l’ultima. Ad un prossimo tavolo che come il primo si terrà per via telematica, sarà invitato anche l’Acquedotto pugliese che relazionerà sullo stato dell’arte dei lavori del costruendo nuovo depuratore consortile. Nel frattempo i due impianti sulla via per San Cosimo resteranno sorvegliati speciali. Il direttore di Arpa, Vittorio Esposito, si è infine complimentato con i manduriani che sono risultati i maggiori utilizzatori di tutta la provincia delle segnalazioni via web attraverso il portale dell’Agenzia regionale per l’ambiente della Puglia.
Nazareno Dinoi
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6 commenti
Lorenzo
mer 26 gennaio 2022 08:04 rispondi a LorenzoTutte panacee per guadagnare tempo. Intanto la molestia olfattiva perpetua anche se in determinate stagioni, doveva essere già da tempo sul tavolo dei Magistrati, grazie al c. p. p. per il reato di : gettito di cose pericolose. Ovviamente, già da tempo le ditte avrebbero dovuto, apportare migliorie negli impianti al fine di ridurre l' impatto maleodorante e forse nocivo per la salute pubblica. Non scordiamo che già da tempo ci dovrebbero essere commissioni comunali di controllo periodico degli impianti, composte da tecnici competenti. Purtroppo le royalty servono e bloccare gli impianti che fungono da accumulatori o trattanti rifiuti utilizzati da tutta la Regione, presentano ovviamente motivazioni di politica. Se il sistema è questo mi immagino il depuratore di Urmo in funzione. Opinioni
Gregorio
mer 26 gennaio 2022 01:29 rispondi a GregorioAncora con sti giochi, ma quando si romperà sta giostra? Da anni nessuno sapeva la provenienza adesso vogliono la messa a norma e poi è poi.... Manduriani fespirate x aprire i polmoni che queati aprono Altro,,, opinione
Gregorio
mer 26 gennaio 2022 01:29 rispondi a GregorioAncora con sti giochi, ma quando si romperà sta giostra? Da anni nessuno sapeva la provenienza adesso vogliono la messa a norma e poi è poi.... Manduriani fespirate x aprire i polmoni che queati aprono Altro,,, opinione
Lorenzo
mer 26 gennaio 2022 08:04 rispondi a LorenzoTutte panacee per guadagnare tempo. Intanto la molestia olfattiva perpetua anche se in determinate stagioni, doveva essere già da tempo sul tavolo dei Magistrati, grazie al c. p. p. per il reato di : gettito di cose pericolose. Ovviamente, già da tempo le ditte avrebbero dovuto, apportare migliorie negli impianti al fine di ridurre l' impatto maleodorante e forse nocivo per la salute pubblica. Non scordiamo che già da tempo ci dovrebbero essere commissioni comunali di controllo periodico degli impianti, composte da tecnici competenti. Purtroppo le royalty servono e bloccare gli impianti che fungono da accumulatori o trattanti rifiuti utilizzati da tutta la Regione, presentano ovviamente motivazioni di politica. Se il sistema è questo mi immagino il depuratore di Urmo in funzione. Opinioni
Marco
mer 26 gennaio 2022 07:08 rispondi a MarcoBella foto, sembra un mosaico ????
Marco
mer 26 gennaio 2022 07:08 rispondi a MarcoBella foto, sembra un mosaico 👍🏻