Tutti con mascherina rossa al funerale di Angela Dargenio, la manduriana di 48 anni uccisa dall’ex marito, Massimo Bianco, anche lui di Manduria. Alla cerimonia funebre che si è tenuta nella parrocchia del Gesù Operaio a Torino, sittà dove la coppia si era trasferita subito dopo il matrimonio, centinaia di persone hanno indossato la mascherina rossa o un foulard o scarpe rosse, colore simbolo della lotta alla violenza sulle donne.
La lettera delal figlia
La figlia Eleonora di 25 anni durante l’omelia non è riuscita a leggere per intero una toccante lettera che aveva scritto per la madre. «Non ci hai mai fatto mancare niente, ci hai sempre amato e fino alla fine tu ci sei stata insieme. Non siamo stati perfetti, come tutti, ma l'amore che tu hai per noi lo sentiamo ancora. Ti giuro che avrai la giustizia che meriti, e con questo non aggiungo altro» è riuscita a leggere Eleonora prima di essere sopraffatta dall’emozione riprendendo la lettura. «Se per caso in paradiso dovessi fermarti a chiacchierare con un angelo bello e affascinante - le ha detto nella lettera - ovviamente fai la 'splendida splendente' e offrigli del limoncello perché ricordati che tu sarai e sei sempre una donna libera e io ti amo». Alla sua mamma che ha definito «donna libera» la giovane ha promesso che si prenderà cura del fratello diciassettenne. «Non mollerò un secondo te lo prometto», ha detto tra gli applausi dei presenti.
Il movente
Tante lacrime ma anche molta rabbia. Il femminicida, Bianco, 50 anni, ha confessato di averla uccisa per gelosia. «Credo che da qualche giorno vedesse un uomo - ha detto nell’interrogatorio - Non so chi sia, ma mi dava fastidio. Lei due giorni prima mi aveva detto che non sarebbe più tornata con me».
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