
Quella che doveva essere una tranquilla festa di fine anno si è trasformata in una notte da dimenticare. È successo lunedì sera in un locale di Campomarino di Maruggio, dove tre classi di un liceo di Manduria avevano organizzato una serata per salutare la fine dei corsi 2024-25. Nessun adulto o docente con loro, solo studenti, tutti minorenni, tra i 15 e i 17 anni.
Secondo quanto ricostruito, durante la festa sono iniziate a circolare bevande alcoliche, probabilmente superalcolici come gin e vodka, mescolati a bibite gassate. Alcuni dei presenti, a quanto riferito ai genitori, avrebbero assunto quantità eccessive di alcol. In tre soprattutto – due ragazzi e una ragazza, tutti di 15 anni – hanno manifestato forti malori dovuti all’intossicazione, rendendo necessario l’intervento del 118.
Un’ambulanza della postazione di Torricella è giunta tempestivamente per soccorrere i ragazzi. Nel frattempo, i genitori erano già stati avvisati e sono arrivati a riprendersi i figli. Per due dei giovani, le famiglie hanno rifiutato il trasporto in ospedale, valutando la situazione sotto controllo. Diversa la sorte della quindicenne che, nonostante i tentativi di farla riprendere, non reagiva: è stata portata d’urgenza all’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria. Giunta in condizioni preoccupanti, è stata diagnosticata in coma etilico. Dopo alcune ore di terapia intensiva, fortunatamente la ragazza si è ripresa ed è stata dimessa il giorno dopo con l’invito a evitare in futuro situazioni simili.
La vicenda ha sollevato molte domande su come l’alcol sia arrivato nelle mani dei ragazzi. Non è chiaro se le bottiglie siano state portate da casa o somministrate direttamente dal locale. In ogni caso, il personale aveva il dovere di vigilare: trattandosi di minorenni, è previsto per legge il divieto assoluto di vendita e somministrazione di alcolici.
Le autorità potrebbero ora aprire un’indagine per verificare eventuali responsabilità, sia da parte degli organizzatori, sia da parte del locale che ha ospitato l’evento. Se fosse confermato che l’alcol è stato venduto o distribuito ai minori, scatterebbero sanzioni che, nei casi più gravi, includono anche conseguenze penali.
I gestori dei locali pubblici sono obbligati a verificare l’età degli avventori e, in caso di dubbio, a richiedere un documento d’identità. Dichiarazioni verbali non sono sufficienti e la legge non ammette leggerezze in questo campo.
La normativa vigente è chiara: è vietato somministrare alcol a minori di 18 anni. La legge 189/2012 prevede multe da 250 a 1.000 euro per una prima violazione, fino a 2.000 euro e sospensione dell’attività in caso di recidiva. Se a ricevere l’alcol è un minore di 16 anni, si rischia addirittura l’arresto fino a un anno, secondo l’articolo 689 del Codice Penale.
Alla luce dei fatti, è probabile che il Comune di Maruggio e le autorità preposte intensifichino i controlli nei locali notturni e nei luoghi di aggregazione giovanile, in particolare con l’arrivo dell’estate. L’obiettivo è quello di prevenire altri episodi simili e garantire la sicurezza dei più giovani, tutelandoli da rischi che non sempre riescono a riconoscere.
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1 commento
Enzo
oggi, gio 19 giugno 07:52 rispondi a EnzoChe famiglie,questo è il futuro.Basta fare profitto che il reato non interessa. Grazie Italia