
È stata pubblicata ieri la lettera firmata dagli 8 sindaci del territorio invitati dal primo cittadino di Manduria, Gregorio Pecoraro, per dare risposte alla Asl di Taranti che ha deciso di convertire il Giannuzzi in ospedale Covid. Come già anticipato da La Voce di Manduria, i sindaci in quella occasione avevano accettato con spirito di sacrificio la misura dettata dall’emergenza pandemica, ma ponendo delle condizioni che così si riassumono: «garantire un piano di investimenti che potenzi l’ospedale dal punto di vista strutturale poiché non si possono utilizzare i servizi, radiologia, laboratorio analisi, ambulatori specialistici sia per l’area Covid che per quella non Covid; riportare l’ospedale di Manduria da ospedale di base ad ospedale di primo livello. Infine di «scongiurare l’utilizzo di tutto l’ospedale di Manduria come presidio Covid». I sindaci chiedono poi alla Asl «di notificare alle singole amministrazioni atti ufficiali riguardanti tutte le decisioni che abbiano in oggetto l’ospedale di Manduria, per evitare che tali scelte si debbano apprendere dai canali di informazione».
Un’altra richiesta dei sindaci riguarda il potenziamento del servizio di emergenza urgenza con ambulanze fornite di personale medico e infermieristico.
Intanto al Marianna Giannuzzi c’è aria di grandi lavori e di traslochi. Tutti i servizi ambulatoriali situati nella palazzina centrale che ospiterà i reparti Covid, tra cui l’oculistica, la ginecologia ambulatoriale e la pediatria, stanno per trasferirsi nei locali del distretto di viale Aldo Moro. L’oncologia invece sarà momentaneamente spostata in un’ala del blocco chirurgico e ortopedico che i sindaci hanno chiesto di non riconvertire per i Covid. La Asl intende recuperare per il momento 42 posti letto esclusivamente dedicati ai pazienti Covid positivi mentre tutte le altre patologie di natura cardiologica e internistica dovranno trovare post in altri ospedali della provincia.
I sindaci che hanno firmato la lettera che sarà inviata ai vertici aziendali della Asl e della Regione, sono Antonio Minò di Avetrana,? Giuseppe Fischetti di Fragagnano, Vincenzo Damiano di Leporano, Gregorio Pecoraro di Manduria, Alfredo Longo di Maruggio,? Dario Iaia di Sava,? Francesco Lupoli di Pulsano?e Michele Schifone di Torricella.
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