Improvvisa impennata di contagi a Manduria. Nessuna certezza sui numeri che oscillerebbero, almeno da quello che mostra la mappa del bollettino epidemiologico della Regione Puglia che ieri, in base alla tonalità cromatica che differenzia i territori rispetto al numero di casi confermati, assegnava ai confini manduriani una forbice di contagi che oscilla tra gli 11 a 20 casi accertati.
Sino a ieri, quelli che risultavano alle cronache, erano otto, due dei quali contratto il virus in altre città (Taranto e Bari). Potrebbe trattarsi di un errore nella stesura del bollettino da parte del Dipartimento della Salute regionale, ma proprio per questo sarebbe più giusto che qualcuno parlasse e chiarisse. Silenzio, invece, dalle autorità locali, le uniche che potrebbero e dovrebbero svelare il mistero e infondere sicurezza alla popolazione.
Altra possibilità, se sarà confermato quel numero, è che oltre agli otto positivi accertati e ospedalizzati, ce ne siano altri positivi asintomatici e per questo trattati a domicilio dopo aver fatto il tampone. Non tutti, infatti, si rivolgono alle strutture ospedaliere, molti tra quelli che sono in isolamento volontario o obbligatorio vengono periodicamente controllati dal Dipartimento di prevenzione che attraverso il proprio medico curante rileva eventuali segni del contagio che rendono necessario il tampone. Nel caso di positività ma con sintomi lievi o assenti, l’ospedalizzazione non è prevista e si resta a casa sotto terapia.
Ad ogni modo, oltre ai sei casi già noti, i due manduriani positivi al Covid si trovano rispettivamente a Taranto e a Bari dove erano al momento del contagio, probabilmente ricoverati in qualche struttura di quelle città.
I primi casi certi a risultare positivi, sono stati i due medici di famiglia, entrambi ricoverati e in fase di guarigione. È poi toccato ad un ottantenne la cui moglie era assistita da uno dei due medici infetti. È stata quindi la volta della coppia, lei infermiera lui pensionato, reduce da una crociera nel mediterraneo. È dell’altro ieri la notizia del sesto contagiato, un sessantenne dipendente ArcelorMittal che sarebbe stato infettato da un parente che lavora in una regione del Nord. Infine il paziente della clinica privata tarantina dove si sta sviluppando un focolaio dai risultati ancora da scrivere.
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6 commenti
giorgio sardelli
sab 4 aprile 2020 01:33 rispondi a giorgio sardelliadesso stanno in casa e non possono uscire quando poi andremo al voto ci sarà la sfilata dei pretendenti al trono, eppure il consigliere regionale come è possibile che non ruba neanche una informazione ufficiale in merito
Tony 65
sab 4 aprile 2020 11:14 rispondi a Tony 65Purtroppo questo è il paese rassegnate i manduriani
mimmo
sab 4 aprile 2020 08:11 rispondi a mimmole autorità locali? perchè abbiamo autorità locali? se non ci fosse voi a ternerci informati...campa cavallo !!!
Gianluca
sab 4 aprile 2020 09:11 rispondi a GianlucaMa è possibile che vi lamentate sempre per ogni cosa? Oii
Fabio
sab 4 aprile 2020 08:48 rispondi a FabioE proprio per quelli che stanno zitti sempre comu a tei....che stiamo nella rovina......pecorone come la maggior parte dei manduriani
matteo smeraldi
dom 5 aprile 2020 09:44E' proprio per quelli che si lamentano sempre e solo sui siti internet comu a tei....che stiamo nella rovina......(potevate farlo prima andando sotto al comune) conformato alla massa come la maggior parte degli internauti facebookari...non è questo il momento delle polemiche, di tirare in ballo le autorità locali(potevate farlo anche prima), di tirare in ballo il consigliere regionale(quando qualche politico pretendente al trono verrà a chiedervi il voto sbattetegli la porta in faccia) questo è il momento di concentrarci tutti per bloccare il più possibile la diffusione del virus. Ma a manduria ogni giorno circolano sempre più persone in strada nessuno vuole capire, meno si è a contatto con oggetti sicuramente infetti(carrelli del supermercato, porte, ogni cosa sia condivisibile, meglio è.