
L’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria ha sospeso i ricoveri nel reparto di cardiologia che sarà utilizzato come area di isolamento per pazienti positivi al coronavirus che non necessitano di terapia intensiva. La decisione, presa ieri dalla direzione medica del presidio ospedaliero orientale, in accodo con i vertici della Asl jonica, rientra nel piano di emergenza Covid 19 in previsione del picco di infezioni previsto in Puglia tra la fine di marzo e gli inizi di aprile. Già da ieri dunque, in caso di indisponibilità di posto nel reparto di malattie infettive o di pneumologia del Moscati di Taranto, hub di riferimento per questa emergenza pandemica, tutti i pazienti in attesa di risultati del tampone o con test già positivo che non necessitano di terapia intensiva saranno ricoverati nell’area di isolamento della cardiologia del Giannuzzi.
I ricoverati con patologie cardiologiche presenti ancora nel reparto di cardiologia saranno dimessi o trasferiti in altre strutture della stessa Asl mentre gli ammalati a bassa intensità saranno seguiti nel reparto della medicina generale dello stesso presidio Messapico.
Il personale sanitario, medici e infermieri, sarà per il momento quello dell’unità di cardiologia in attesa di futuri rinforzi e comunque potendo contare degli aiuti di altri specialisti che comunque garantiranno su richiesta le rispettive consulenze. La responsabilità del nuovo servizio sarà del primario della struttura complessa di medicina, dottor Fulvio Mastrandrea.
Oltre alla logistica sanitaria dei pazienti, la direzione medica ha predisposto un piano tecnico dei percorsi esterni e quelli intramurari che dovranno essere dedicati ai pazienti Covid. Per questo un ascensore e un monta lettighe saranno ad uso esclusivo dei pazienti destinati all’isolamento.
La farmacia interna distribuirà i presidi individuali di protezione (maschere, occhiali, tute, guanti) nel numero di sei kit per ogni turno.
Da ieri è cambiato anche l’accesso al pronto soccorso con una tenda di triage che funge da filtro e due percorsi separati. Uno, esterno, dedicato ai sospetti Covid, mentre quello interno è riservato a tutte le altre patologie. Soltanto ieri il pronto soccorso ha eseguito due tamponi su altrettanti pazienti con sintomi da coronavirus i cui risultati si conosceranno nelle prossime ore.
Da segnalare, in proposito, l’appello del primario del pronto soccorso, Francesco Turco, che sui social ha descritto così il nuovo sistema di accesso. «Vi spiego brevemente come si accede in proto soccorso a Manduria. Tutti i pazienti si devono recare nella tenda di pre-triage dove troverete due infermieri che chiederanno i vostri dati e successivamente vi avvieranno in uno dei due percorsi programmati. Usate il pronto soccorso solo quando è necessario e rimanete a casa. Voi potete, noi no».
È ancora presto per dirlo, ma non è escluso che l’ospedale manduriano possa rientrare nella rete degli «ospedali Covid» in fase di studio in queste ore da parte del governo regionale. Si parla di circa mille posti letto in tutta la regione di dedicati dove confluiranno tutti i pazienti positivi al virus che vanno ospedalizzati. (Da Quotidiano di Puglia)
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