Nella bufera creata dalla notizia dei tre torricellesi positivi al coronavirus, primi casi in Puglia, ha preso spazio a Manduria un’altra storia legata sempre al virus che sta spaventando il mondo intero e che non risparmia la città Messapica. Si tratta di un tecnico manduriano che per lavoro nei giorni scorsi è stato proprio a Codogno dove si è fermato dal 18 al 21 febbraio. Nei confronti dell’uomo che sta perfettamente bene e non presenta sintomi, il comune di Manduria ha emesso un’ordinanza di permanenza domiciliare che lo obbliga a restare in casa in un «isolamento fiduciario» sino a quando non lo si riterrà fuori pericolo. L’uomo che periodicamente riceve la visita dei vigili urbani che controllano il rispetto della quarantena opportunamente coperti dai dispositivi di protezione individuale, tiene a far sapere che la misura adottata nei suoi confronti rientra tra le procedure di prevenzione standard e che non presenta nessun sintomo. Il tecnico ha lasciato Codogno il giorno prima che scattasse il divieto di abbandono della città. «Mi trovavo nel treno di rientro a Lecce – racconta –, quando ho scoperto quello che stava accadendo a Codogno che avevo appena lasciato». Sempre durante il viaggio il sessantaduenne manduriano ha potuto informarsi del decreto ministeriale che lo obbligava a comunicare alle autorità sanitarie del proprio paese di essere stato nel centro del lodigiano. «Così ho fatto, prima ai vigli urbani e poi al 118 dove ho ricevuto le informazioni necessarie». Poi l’altro ieri sera la visita dei vigili urbani che gli hanno notificato l’ordinanza di permanenza domiciliare.
Intanto una buona notizia che tranquillizzerà quanti in queste ore hanno inseguito le voci di una donna manduriana ricoverata agli infettivi con il sospetto del contagio. Il tampone è negativo. Il suo era uno de venti tamponi «sani» annunciati ieri dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nello stesso post in cui ha comunicato invece la positività del fratello e della moglie del carpentiere di Torricella ricoverato da martedì a Taranto. Salgono quindi a tre i positivi a Torricella, di cui uno, il primo, già confermato anche dal Ministero mentre per gli altri due si attende la conferma dell’Istituto superiore di Sanità di Roma.
C’è chi si chiede quanti, tra i numerosi studenti e imprenditori rientrarti a Manduria dalle zone rosse del Nord, abbiamo comunicato il proprio stato alle autorità del posto così come ha fatto il tecnico che attualmente si trova «agli arresti domiciliari». Il flusso degli arrivi in aumento lo si è potuto vedere dagli arrivi dei pullman pieni della Marozzi ed altre compagnie di trasporto che quotidianamente scaricano passeggeri al capolinea di Sant’Antonio.
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1 commento
cosimo malagnino
sab 29 febbraio 2020 02:47 rispondi a cosimo malagninoArresti domiciliari : che parole inopportune .... ! Isolamento fiduciario sono le giuste parole !